Colpo di scena per gli automobilisti torinesi: il famigerato autovelox di corso Unità d’Italia, responsabile di oltre 54.000 multe in un anno, è stato disattivato e sequestrato. Il motivo? Non era conforme alle normative vigenti.

Perché l’autovelox è stato sequestrato?

L’autovelox di corso Unità d’Italia, posizionato all’altezza del civico 96/A, era in funzione dal 1° agosto 2013 ed era un modello T-Expeed 20 prodotto dalla Kria Srl. Già nei mesi scorsi, questa tipologia di dispositivo era finita sotto la lente d’ingrandimento della magistratura, portando al sequestro di impianti simili a Venezia e Reggio Emilia.

Le indagini hanno rivelato una discrepanza tra il modello installato e quello approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel 2011. Questo ha portato la Procura di Cosenza a intervenire, disponendo la disattivazione immediata e aprendo la porta a possibili ricorsi per le sanzioni ricevute.

Torino e il record di multe: 62,8 milioni di euro nel 2024

Mentre il velox viene spento, il Comune di Torino registra un incasso record di 62,8 milioni di euro dalle contravvenzioni nel 2024, segnando un +12% rispetto all’anno precedente. Paradossalmente, il numero di multe complessive è diminuito di 60.000 unità, segno che gli automobilisti sono diventati più prudenti o che alcuni dispositivi di rilevamento sono stati meno attivi.

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