Affrontare gli studi universitari lontano da casa richiede una notevole pianificazione economica per sostenere tutte le spese necessarie. Dalla retta scolastica all’alloggio, dall’alimentazione ai trasporti, uno studente fuori sede deve far fronte a numerosi costi che possono facilmente superare il budget di molte famiglie, evidenza che negli ultimi anni è emersa ancora con maggiore forza, soprattutto nelle grandi città, con i ragazzi che fanno davvero fatica a riuscire a far quadrare i conti, mantenendo allo stesso tempo uno stile di vita dignitoso e soddisfacente.

Come accennato in precedenza, le spese da affrontare per uno studente che studia lontano da casa sono innumerevoli e le più consistenti sono le seguenti.

Retta universitaria

La retta universitaria rappresenta senza dubbio la voce di spesa più onerosa per uno studente fuori sede. I costi delle tasse universitarie variano sensibilmente a seconda dell’ateneo, della regione e del tipo di corso di studi. In media, la retta annuale per un corso di laurea triennale in un’università statale italiana si aggira intorno ai 2.000-4.000 euro, mentre per un corso di laurea magistrale il costo può arrivare anche a 6.000-8.000 euro. Al riguardo è importantissimo informarsi attentamente sulle borse di studio, i prestiti agevolati e gli altri sussidi economici offerti dall’università, dagli enti locali o dalle istituzioni private, forme di sostegno che possono aiutare a coprire una parte significativa delle tue spese.

A questi importi vanno aggiunte eventuali tasse e contributi aggiuntivi, sempre escludendo il caso in cui non si finisca “fuori corso”, dovendo quindi sostenere tali costi per un periodo ancora più lungo.

Alloggio

Un’altra uscita tra le più rilevanti per uno studente fuori sede è certamente quella relativa al costo dell’alloggio. Le opzioni più comuni sono l’affitto di una stanza o di un appartamento condiviso. I prezzi variano molto in base alla città, alla zona e alle dimensioni dell’alloggio, oscillando mediamente tra i 300 e i 600 euro al mese anche se, come detto in precedenza, negli ultimi anni, soprattutto in città come Milano e Roma i prezzi sono aumentati in modo esponenziale, con le conseguenti proteste degli iscritti ai vari atenei. Per risparmiare, si possano valutare opzioni come residenze universitarie o scegliere la soluzione più economica senza rinunciare a comfort e sicurezza.

Vitto e sostentamento di base

Ovviamente non possiamo non considerare questi due elementi. I costi per mangiare variano in base alle proprie abitudini e alle scelte di consumo, ma si può stimare una media di 300-500 euro al mese per i pasti principali, dovendo considerare anche gli extra come snack, bevande, pasti fuori casa. Per poter limitare queste uscite economiche, è consigliabile imparare a cucinare pasti semplici e nutrienti da casa, evitando di mangiare fuori ogni giorno, pianificando parallelamente la spesa settimanale e approfittando delle offerte e delle promozioni dei supermercati.

Trasporti e spostamenti

Spostarsi per raggiungere l’università e gli altri luoghi di interesse comporta costi per i trasporti pubblici o privati. Un abbonamento mensile ai mezzi pubblici può costare tra i 30 e i 50 euro, a seconda della città. Se si opta per l’uso di un veicolo proprio, vanno ovviamente calcolati carburante, assicurazione, bollo e manutenzione. In ottica di risparmio, però, è sempre meglio orientarsi verso mezzi pubblici invece di utilizzare l’auto privata, sfruttando anche le agevolazioni per gli studenti sui trasporti.

Materiale didattico

Libri di testo, fotocopie, articoli, dispense e altro materiale didattico rappresentano una spesa significativa per uno ragazzo che frequenta l’università, specialmente all’inizio di ogni anno accademico. I costi possono variare dai 300 ai 500 euro annui, a seconda dei corsi seguiti. In questo senso, è consigliabile acquistare libri di testo e altro materiale didattico di seconda mano, sia online che presso librerie specializzate o anche condividere il materiale con i tuoi compagni di corso.

Tempo libero e svago

Infine, non vanno trascurate le spese per il tempo libero e lo svago, come uscite con gli amici, attività sportive, abbonamenti e intrattenimento vario. Queste variabili sono difficili da quantificare, ma possono incidere in modo significativo sul budget dello studente, specialmente se fuori sede. Per questo bisogna controllare attentamente le spese per attività ricreative, uscite con gli amici e altro tempo libero, cercando di bilanciare bene questi costi “extra” senza rinunciare completamente al divertimento.

Lavoretti e attività part-time

Un modo per poter tenere sotto controllo le spese o aumentare il proprio budget e vivere con meno preoccupazioni e stress è quello di integrare, se possibile, le proprie risorse economiche con qualche lavoretto part-time, come baby-sitting, tutoraggio o altri impieghi flessibili.

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