(Adnkronos) – Con una grande cellula B ha inizio #THEBIGB, la campagna di informazione diretta al grande pubblico sul Linfoma a grandi cellule B (Dlbcl), il più frequente della famiglia dei linfomi non Hodgkin, firmata da Sobi, azienda farmaceutica svedese dedicata alle malattie rare, con il patrocinio delle associazioni La Lampada di Aladino Ets e l’Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma (Ail). L’appuntamento con la prima di 4 spettacolari performance in acqua, sul Naviglio, nel cuore di Milano, è per oggi il 21 marzo alle 17.30; le successive sono previste alle 18.30, 19.30 e 20.30. Ogni performance avrà una durata di circa 15 minuti. Metaforicamente – spiega una nota – si metterà in scena una grande cellula B. Le cellule B, dette anche linfociti B, sono un particolare tipo di cellule del sistema immunitario che, quando crescono in modo incontrollato, causano il linfoma diffuso a grandi cellule B, una forma di tumore che colpisce il sangue. I “movimenti” di una grande cellula B saranno mesi in scena da una ballerina vestita di bianco, con una coreografia studiata appositamente per la campagna, all’interno di una grande bolla galleggiante sul Naviglio. Per l’occasione l’acqua del Naviglio, nei pressi della performance, verrà – grazie a un gioco di luci – colorata di rosso in modo da ricondurre lo spettatore alla metafora della cellula B presente nel sangue. “Oggi – dichiara Annalisa Adani, Vice President e General Manager Italia, Grecia, Malta e Cipro di Sobi – lanciamo la nostra prima campagna di sensibilizzazione sul linfoma a grandi cellule B, con questo evento, #THEBIGB, che vuole richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul Dlbcl. Oltre all’impegno sul piano clinico – è di questi giorni l'approvazione di una nostra nuova opzione terapeutica per questo tipo di linfoma – in Sobi portiamo avanti diversi progetti che rispondono a bisogni insoddisfatti delle persone con malattie ematologiche anche rare con l’obiettivo di favorire una maggiore inclusione e creare awareness su queste patologie così poco conosciute. È importante per noi il patrocinio di La Lampada di Aladino Ets e l’Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma (Ail): le associazioni dei pazienti, i clinici e le istituzioni sono partner fondamentali di un percorso di inclusione e di accelerazione di accesso alle cure”. L’iniziativa “ è un'opportunità per rendere sensibile il pubblico su questa malattia e sui suoi sintomi – osserva Roberto Cairoli, direttore della Struttura complessa di Ematologia dell'Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano – e condividere anche un messaggio di positiva speranza, poiché grazie ai progressi che si stanno facendo in ambito clinico oggi sempre più persone hanno la possibilità di guarire da questa malattia. Come medico professionista, comprendo l'importanza della diagnosi e del trattamento precoce quando si tratta di Dlbcl”.  In Italia, ogni anno, più di 4 mila persone ricevono una diagnosi di DLBCL; si stima infatti un’incidenza di 7 persone ogni 100 mila. Per i pazienti, Davide Petruzzelli, presidente dell'Associazione La Lampada di Aladino Ets sottolinea che “l’innovazione terapeutica sta aprendo nuove prospettive nella cura del Dlbcl, inimmaginabili fino a pochi anni fa. I benefici tangibili derivanti dalla ricerca vanno ora coniugati con una altrettanto innovativa presa in carico dei malati, che tenga conto di tutte le dimensioni riconducibili alla qualità della vita, non solo quelle strettamente cliniche. Un evento come quello odierno – conclude – punta a sensibilizzare e informare, sappiamo bene come da qui si debba partire per creare quella consapevolezza che, quando sei paziente, diventa una determinante di qualità dell’intero percorso di cura”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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