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"Cari ragazzi, ve lo dico con parole semplici: l'amore non è egoismo, possesso, dominio, malinteso orgoglio". Nel discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, spicca un messaggio rivolto ai giovani. Parole che assumono un significato particolare alla luce anche di casi di cronaca, a cominciare dall'omicidio di Giulia Cecchettin. "Vediamo, e incontriamo, la violenza anche nella vita quotidiana. Anche nel nostro Paese. Quando prevale la ricerca, il culto della conflittualità. Piuttosto che il valore di quanto vi è in comune; sviluppando confronto e dialogo. La violenza. Penso a quella più odiosa sulle donne. Vorrei rivolgermi ai più giovani", dice il Capo dello Stato. "Cari ragazzi, ve lo dico con parole semplici: l’amore non è egoismo, possesso, dominio, malinteso orgoglio. L'amore –quello vero– è ben più che rispetto: è dono, gratuità, sensibilità".
I giovani trovano ampio spazio nel messaggio di Mattarella. "Rispetto allo scenario in cui ci muoviamo, i giovani si sentono fuori posto. Disorientati, se non estranei a un mondo che non possono comprendere; e di cui non condividono andamento e comportamenti", afferma. "Un disorientamento che nasce dal vedere un mondo che disconosce le loro attese. Debole nel contrastare una crisi ambientale sempre più minacciosa. Incapace di unirsi nel nome di uno sviluppo globale". "In una società così dinamica, come quella di oggi, vi è ancor più bisogno dei giovani. Delle loro speranze. Della loro capacità di cogliere il nuovo. Dipende da tutti noi -ha esortato il Capo dello Stato- far prevalere, sui motivi di allarme, le opportunità di progresso scientifico, di conoscenza, di dimensione umana", evidenzia. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)