(Adnkronos) – Infreddature, molti mal di pancia e mal di stomaco. Pasqua e Pasquetta hanno lasciato un segno immediato, complici il 'clima ballerino' del weekend, qualche leggerezza rispetto all'alimentazione, con pasti consumati fuori casa, e i virus gastroenterici che circolano in questo periodo e che si sono 'avvantaggiati' dalle riunioni familiari o con amici. "Da questa mattina le chiamate e le richieste dei pazienti sono numerose nei nostri studi e si concentrano in primis su problemi gastroenterici, ma anche, seppure in misura minore, sulle malattie da raffreddamento dovute alle notevoli escursioni termiche che in molte aree della Penisola si sono sperimentate", spiega all'Adnkronos Salute Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg). In queste feste, riferisce il medico di famiglia, "qualche eccesso alimentare si è innestato in un momento in cui circola una forma parainfluenzale che crea una gastroenterite con vomito, dolori addominali molto forti, perdita di liquidi e febbre alta". Condizioni che, in genere, "si risolvono nelle 48 ore. La cosa importante – sottolinea Scotti – è far capire ai cittadini che, seppure i sintomi sono marcati, i rimedi principali sono quelli sintomatici e che non vanno usati gli antibiotici, a meno di una specifica indicazione del medico, perché si tratta di eventi virali". Fondamentalmente serve "correggere la dieta, idratarsi per recuperare i liquidi e i sali minerali. Se c'è vomito, bere in piccole quantità". Le infreddature, invece, prosegue il segretario Fimmg, "sono legate alle grandi escursioni termiche che stiamo vedendo. Si è passati da giornate calde a serate fredde e umide. Il consiglio di prevenzione principale è invitare gli adulti – e soprattutto gli anziani fragili – a fare come i bambini, ovvero vestirsi a cipolla. Non coprirsi con abiti troppo pesanti sopra e troppo leggeri sotto, per cui si passa da una sudata a un'infreddatura. Meglio mettersi un giubbino leggero, una giacchetta sotto, un maglioncino e ancora una camicia, una maglia di cotone. Insomma – suggerisce Scotti – creare i vari strati e quindi regolarsi in base all'ambiente che cambia o alle temperature che variano". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)