(Adnkronos) – Salta la presenza di Matteo Salvini a Pescara, alla chiusura della 'tre giorni' di Fdi affidata oggi, 28 aprile, a Giorgia Meloni. Mentre sale l'attesa sull'annuncio della candidatura della premier alle elezioni europee, il leader della Lega fa sapere che ci sarĂ , ma in videocollegamento. "Impegni personali inderogabili", tengono a precisare dallo staff del vicepremier, una precisazione che trova conferma in ambienti Fdi, mentre fonti vicine al leader della Lega si affannano a spiegare che l'assenza del responsabile del Mit, in realtĂ , era giĂ  cosa nota, anche se comunicata alla stampa soltanto a stretto giro dell'ora X.  All'appuntamento nella centralissima Piazza Primo Maggio oggi non mancheranno tutti gli altri leader del centrodestra, a partire dall'altro vicepremier, Antonio Tajani, che nel pomeriggio approfitterĂ  della 'capatina' a Pescara per presentare i candidati abruzzesi in quota Fi. Nessuna frizione o malumore dunque, stando almeno alle versioni ufficiali dei due partiti di maggioranza. Ma fatto sta che, ricalcando il vecchio dilemma di 'Ecce Bombo' – mi si nota di piĂ¹ se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente – di certo l'assenza di Salvini crea parecchio rumore nella grande tecnostruttura affacciata sul mare, con vista che si presta a scatti e riprese per annunci importanti. Tanto piĂ¹ che la notizia della presenza derubricata a videocollegamento arriva in ore in cui la corsa alle europee, in casa Lega e piĂ¹ in generale nel centrodestra, è terremotata dalle dichiarazioni 'strong' del generale Roberto Vannacci – ufficialmente candidato in quota Carroccio – a cominciare dalle parole sulle classi separate per i disabili che hanno finito per far tuonare persino la Cei. I dirigenti di Fdi presenti a Pescara, incalzati dai cronisti, marcano le distanze, ma senza mai forzare la mano ed evitando così scontri e polemiche.  L'attenzione, del resto, è calamitata da Meloni, giĂ  arrivata ieri a Pescara ma rimasta lontana dal 'quartier generale' messo in piedi alle spalle della nave di Cascella. Dove tutto ormai lascia presagire che la premier, salvo sorprese, annuncerĂ  di essere pronta a indossare l'elmetto -metafora usata proprio a Pescara- e a scendere in campo per l'appuntamento elettorale dell'8 e 9 giugno, anche se non in prima linea in campagna elettorale, che per lei si annuncia 'ristretta', o meglio 'light'. GiĂ  lo fece Silvio Berlusconi nel 2009, quando, al timone di Palazzo Chigi ma capolista di Fi per la sfida di Bruxelles, tenne basso profilo in campagna elettorale, forte della posizione di rendita del ruolo alla guida del Paese. Pur tenendo coperte le carte, fonti vicine alla premier spiegano che Meloni si limiterĂ  ad aprire e a far calare il sipario della campagna elettorale, lasciando trapelare il messaggio di essere impegnata a lavorare per l'Italia, dunque costretta lontana dalla 'benzina' delle piazze, come lei ama definire il sostegno dei suoi sostenitori. A cui chiederĂ  l'assist alle urne per 'cambiare l'Europa' -spot della campagna dei Fratelli d'Italia-: 'sto lavorando per gli italiani, dateci la forza di cambiare le cose', il messaggio che partirĂ  dall'Abruzzo ma che diventerĂ  il 'must' della corsa europea del partito di via della Scrofa. Meloni alla presidenza del G7, impegnata nei consessi internazionali per far contare l'Italia di piĂ¹ nel mondo- è il messaggio che Fdi vuole consegnare agli elettori. La campagna la giocheranno i ministri e i volti piĂ¹ noti del partito, replicando in tutta Italia i panel di discussione che hanno animato la 'tre giorni' pescarese. Dove tra i protagonisti indiscussi spicca Arianna Meloni, responsabile della segreteria del partito e del tesseramento di Fdi, restia con i cronisti ma disponibilissima ai selfie e allo scambio di battute con i militanti. Questa mattina ha preso parte in prima fila alla tavola rotonda sulla violenza sulle donne, sul palco anche l'attrice Claudia Gerini, in platea lo zio di Giulia Cecchettin, con cui ha scambiato un saluto commosso. Le voci su una sua possibile discesa in campo, non per un seggio a Bruxelles ma per eventuali suppletive a Roma per i seggi che rischiano di restare vacanti, vengono stroncate in ambienti Fdi: "Se avesse voluto candidarsi lo avrebbe fatto 30 volte negli ultimi 20 anni -tagliano corto-. A lei piace lavorare, dare una mano, è stata sempre una dirigente di partito, poi se cambierĂ  idea in futuro vedremo, ma per ora non è aria..". Almeno per lei, che piĂ¹ di una volta si è definita un soldato ma sempre disposta, e di buon grado, a stare un passo indietro. Mentre la sorella domani, salvo colpi di scena, tornerĂ  a calzare l'elmetto. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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