(Adnkronos) – Portare tempestivamente gli aiuti necessari alla popolazione palestinese e alleviare le sofferenze, in particolare, alle persone con emofilia, talassemia e malattie della coagulazione. E' l'appello lanciato da FedEmo, la Federazione delle associazioni emofilici italiani, alle istruzioni e al Governo, affinché si attivino immediatamente e moltiplichino gli sforzi per rispondere alle necessità delle associazioni degli emofilici palestinesi che – si legge in una nota – non possono rimanere inascoltate a fronte della situazione che da ottobre sta martoriando la Striscia di Gaza, divenendo sempre più tragica e, soprattutto, senza che se ne prospetti la conclusione. FedEmo, attraverso la presidente Cristina Cassone, chiede l'impegno e l'intervento di Governo, Regioni e organizzazioni internazionali per individuare urgentemente corridoi umanitari utili alla spedizione di farmaci che sono considerati salva vita. L'associazione invita a fare tutto il possibile per favorire l'invio e l'ingresso di farmaci, fattori della coagulazione e personale medico volontario, per garantire l'accesso alle cure dei pazienti affetti da disturbi cronici del sangue, ivi compreso l'invio di strutture mobili laddove i plessi ospedalieri siano stati danneggiati o distrutti. Tutto questo – secondo Fedemo – si deve svolgere nell'ambito di un doveroso supporto umanitario, che travalichi le ragioni del conflitto e per il quale l'Italia si è sempre distinta sul piano internazionale. In uno scenario di distruzione di strutture ospedaliere, che vede fortemente colpita anche la popolazione civile, le persone con malattie emorragiche della coagulazione, emofilia o talassemia, si trovano a vivere una tragedia nella tragedia. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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