Era il 5 Agosto del 2015 quando Andrea Soldi, 45enne affetto da schizofrenia paranoide, ha perso la vita durante un tso (trattamento sanitario obbligatorio) in piazza Umbria.

A distanza di 5 anni la corte d’appello ha condannato a un anno e sei mesi di reclusione lo psichiatra e i tre agenti della polizia municipale accusati di omicidio colposo. Gli imputati sono lo psichiatra Pier Carlo Della Porta e tre agenti del nucleo servizi mirati della municipale Enri Botturi, Stefano Del Monaco e Manuel Vair. In primo grado, nel maggio 2018, erano stati condannati a un anno e otto mesi di carcere.

Per la procura che ha ricostruito la vicenda, Andrea non voleva seguirli in ospedale ma afferrato da dietro alle spalle e con una stretta al collo, sarebbe poi stato caricato in ambulanza per poi morire all’ospedale Maria Vittoria.

Secondo la sorella Cristina Soldi finalmente giustizia è stata fatta: «C’è stata giustizia ed è quello che ci interessava – dice Cristina al termine della lettura del dispositivo – Non si può morire con un Tso. Ora mi auguro che vengano presi provvedimenti disciplinari nei loro confronti, in modo che non svolgano più le loro mansioni. Adesso c’è un’ultima richiesta: che la panchina di piazza Umbria, dove mio fratello era solito sedersi, gli sia intitolata. Così, quando un bambino passerà lì davanti, il papà potrà spiegargli che lì era seduta una persona buona. Che era malata, è vero, ma che non doveva morire». Renato Soldi, il padre di Andrea, commenta: «Hanno provato a difendersi, ma non è stato proprio possibile».

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