Oltre 400mila euro in contanti, insieme a orologi Rolex e gioielli dal valore di oltre 200mila euro. E’ stato scoperto dalla polizia in un garage di Nichelino.
L’indagine
Gli investigatori sono giunti all’ingente tesoro dopo l’arresto per droga di due uomini. Portando successivamente al sequestro di un ingente quantitativo di droga. Droga che potrebbe essere collegata a Vittorio Raso, boss della ‘Ndrangheta arrestato nell’autunno 2020, poi scarcerato e ora latitante. Gli indizi raccolti dagli inquirenti lasciano infatti pensare che gli arrestati facciano parte del gruppo di narcotrafficanti gestito dal boss.
Vittorio Raso la storia
E’ un personaggio di spicco della ‘ndrangheta calabrese radicata a Torino, Raso, 43 anni, soprannominato ‘Esaurito’. Arrestato in passato a Barcellona dopo due anni di latitanza, in seguito a una condanna in primo grado a vent’anni per traffico internazionale di droga. Venne poi scarcerato due giorni dopo perché tra i reati che gli venivano contestati c’era l’usura. Che in Spagna non prevede il carcere. Poi ha fatto di nuovo perdere le sue tracce.
Per gli inquirenti le modalità di occultamento e di conservazione del denaro, riscontrate anche in altri recenti arresti, nonché gli adesivi utilizzati sulle confezioni dello stupefacente per indicarne la provenienza, rappresentano elementi sintomatici di una contiguità dei soggetti arrestati al gruppo di narcotrafficanti organizzato e diretto da Raso.
Nel corso dell’operazione sono stati trovati anche numerosi ritagli di articoli di quotidiani riportanti la notizia dell’arresto di Raso.