(Adnkronos) – "Lo studio pilota EcoSM, realizzato presso il Centro Sclerosi multipla dell'Aou Policlinico 'G. Rodolico' – San Marco di Catania, ha coinvolto 40 pazienti e ha messo in evidenza la sostanziale concordanza fra la visita neurologica condotta in presenza e quella in telemedicina, in particolare se, in quest'ultima, è presente un caregiver". Lo ha detto Francesco Patti, responsabile del Centro Sclerosi multipla dell'Aou catanese, nel corso della presentazione dell'indagine 'Stato dell'arte e prospettive per la telemedicina nella gestione dei pazienti con sclerosi multipla', relativa al progetto EcoSM (Ecosistema digitale di assistenza e monitoraggio del paziente con sclerosi multipla), realizzato grazie alla collaborazione tra la Società italiana di neurologia (Sin), l'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) e Biogen. "Per testare 40 pazienti – spiega Patti – abbiamo proposto la televisita a 76 pazienti: il 52% ha accettato di aderire a questa sperimentazione che prevedeva, a 48 ore da un attacco, un contatto da remoto di due neurologi, che erano in stanze diverse, e la visita in presenza, che ho fatto personalmente. Il 48% non ha aderito", soprattutto per "problemi tecnologici. Per non lasciare nessuno fuori da questo percorso – continua il neurologo – sono state incluse persone con scarsissima invalidità. Abbiamo misurato elementi relativi a forza, equilibrio, sensibilità o i disturbi del controllo vescico-sfinterico. Abbiamo riscontrato una elevata concordanza tra quanto valutato dal neurologo in presenza e dai due neurologi a distanza. Nello studio che svilupperemo su 500 pazienti sul territorio nazionale abbiamo valutato anche di includere diverse fasce di disabilità, non solo quelli all'inizio della terapia, ma anche quelli con problemi intermedia e i più gravi che non vengono più ai centri. Questo per non lasciare nessuno fuori". L'esperienza pilota ha evidenziato anche il ruolo del caregiver anche nello sviluppo della televisita. "Questo – sottolinea Patti – è un dato estremamente interessante se si considera che la visita in remoto ha il grande vantaggio di evitare lo spostamento del paziente risparmiando faticosi viaggi e spese di trasferimento, ma anche di ridurre i costi indiretti connessi a molte malattie croniche invalidanti come la sclerosi multipla. Non solo – ribadisce – La successiva indagine condotta a livello nazionale evidenzia l'applicabilità della televisita in tutte le diverse fasi del percorso di gestione della sclerosi multipla, ad eccezione della diagnosi, con particolare efficacia nelle visite di follow-up e di monitoraggio. Dati interessanti che vanno nella direzione di una medicina di prossimità, che rappresenta uno degli obiettivi principali della Missione Salute del Pnrr". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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