Una richiesta al marito, pastore evangelico nigeriano, di contribuire alle spese legali della mamma morta in Nigeria e lui per tutta risposta la prende a pugni davanti ai bambini che impauriti scappano dai vicini chiedendo aiuto. E così il pastore della chiesa cristiana evangelica “Montagna di Fuoco” di via Pinerolo 66 finisce in manette.

L’uomo di anni 44 è residente a Torino e lavora come tassista abusivo a Porta Palazzo. L’uomo già avvezzo a usare violenza nei confronti della moglie, è stato bloccato dagli agenti del del commissariato Dora Vanchiglia. Inoltre anche secondo i racconti della moglie, l’uomo era solito trattenere le offerte dei fedeli che dovevano essere destinati alla chiesa.

La violenza è avvenuta Martedì pomeriggio. I due si conobbero proprio in chiesa 14 anni fa. Un anno dopo il matrimonio e la nascita del primo figlio ma anche le violenze ai danno della malcapitata. La donna, anch’essa nigeriana, pur di aiutare il marito ad ottenere il permesso di soggiorno, aveva nascosto durante le audizioni i maltrattamenti subiti sperando che fossero gli ultimi. E invece sono continuati, anche dopo la nascita del secondo figlio. Quando lei ha scoperto che mandava messaggi ad altre donne, si sono acuite. Litigavano però soprattutto per il denaro: la donna mandava avanti la casa da sola e quando provava a chiedere aiuto lui la picchiava, anche quando gli chiedeva di aiutarla nell’educazione dei bambini.
È così quando la donna gli ha chiesto soldi per il funerale della madre morta in Nigeria, lui le ha sferrato un pugno al volto, sulla testa e sul petto. Così come raccontato, sono intervenuti i poliziotti grazie alla chiamata dei vicini allarmati dai figli e la donna è stata medicata così in ospedale.

L’uomo che ha precedenti di polizia per lesioni, rapina e sfruttamento della prostituzione, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. Sottoposto a perquisizione gli agenti hanno accertato che aveva con sè 4170 euro, altri 3230 erano nascosti nell’armadio dell’abitazione.

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