Sta facendo parlare la vicenda di Angela (nome di fantasia), assistente alla poltrona presso uno studio dentistico, sospesa dal lavoro in quanto non vaccinata al covid.
La lavoratrice torinese aveva deciso di fare ricorso contro quello che definisce “un ricatto”. Tale ricorso è stato respinto. Il giudice ha sostenuto che “Angela non deve sottostare a nessun obbligo, bensì ad un onere”.
L’avvocato difensore della donna, Massimo Agerli, sul blog di Byoblu afferma che la “sentenza è abnorme. In quanto si rifà sul diritto al lavoro che dovrebbe essere costituzionalmente intoccabile”. A ciò si aggiunge la cifra che Angela, senza stipendio e con due minori a carico, dovrebbe pagare a fronte delle spese processuali. Ovvero quasi 10mila euro. E cosi è stata aperta una raccolta fondi, promossa dall’avvocato della donna.
Abbiamo rintracciato e intervistato Angela, che ci racconta la sua storia
Come mai ha deciso di non vaccinarsi nonostante sarebbe rimasta senza stipendio e con due minori a carico?
Perché non ho voluto cedere a un ricatto. Ho deciso di non vaccinarmi liberamente come prevede la legge. Le motivazioni oltretutto sono personali. Ma non essendo obbligatorio il vaccino non si può ricattare il lavoratore con “o ti fai il vaccino o non mangi”. E poi il diritto al lavoro è un diritto fondamentale dell’uomo.
Ora oltre il danno anche la beffa, giusto?
Assurdo. Ho fatto ricorso iniziando una battaglia di diritto, sono rimasta senza stipendio, con due minori a carico. E ora, dopo aver perso il ricorso stesso, sono stata condannata a risarcire le spese processuali di ben quasi 10mila euro. Io e il mio avvocato siamo allibiti. Oltretutto io stessa sono disperata, perché messa sul lastrico.
Cosa farà ora anche insieme al suo legale?
Innanzitutto è stata indetta una raccolta fondi promossa dal mio legale Massimo Agerli, e questo davvero mi commuove. A ciò si aggiunge che non voglio cedere. Qualcuno mi darà della matta, ma io penso che non si è matti solo perché non si è voluto cedere a un ricatto. Sono rimasta a casa dall’inizio di Ottobre e non ho mai pensato di fare un passo indietro.