Il tribunale di Torino ha condannato oggi Nino Capaldo, 59 anni,ex affiliato al clan camorrista Gagliardi-Fregnoli, per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Massimo Lodeserto. Il corpo della vittima, scomparsa il 30 agosto 2023, è stato scoperto il 4 dicembre 2023. Capaldo ha confessato di aver ucciso Lodeserto con diverse martellate alla testa, nascondendone il corpo nella cantina del proprio palazzo in via San Massimo.

Un passato criminale e una vita sotto sorveglianza

Capaldo non è nuovo alla cronaca nera: nel 2014, aveva già commesso un altro omicidio a Mondragone (Caserta). Al momento del delitto a Torino, era agli arresti domiciliari per quella condanna.
In passato, Capaldo era stato affiliato al clan camorrista Gagliardi-Fregnoli, ma si era trasferito a Torino in una località protetta dopo aver deciso di collaborare con la giustizia.

20 anni di carcere e pene cumulative

La condanna inflitta oggi prevede 20 anni di reclusione, che si aggiungono ai 13 anni ancora da scontare per il precedente omicidio.

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