Supermercati chiusi dalle 13 di Pasqua e per tutto il lunedì dell’Angelo (pasquetta). seconde case vietate dalla prossima mezzanotte per i non residenti in Piemonte. Come vi avevamo anticipato qui.
Supermercati chiusi a Pasqua e Pasquetta
Sono le misure restrittive confermate nell’ordinanza firmata ieri pomeriggio dal presidente della Regione Alberto Cirio. La norma relativa alle attività commerciali, che interessa anche le strutture di media grandezza, non ha solo “la finalità di limitare le occasioni di assembramento – precisa il governatore – ma vuole essere anche “segno di rispetto per dare un momento di riposo alle lavoratrici e i lavoratori della grande distribuzione. Che da un anno con grande dedizione stanno anche loro garantendo un servizio essenziale per le nostre comunità”.
La Regione a difesa degli ambulanti che hanno protestato
I piccoli negozi di generi alimentari e florovaistici potranno invece restare aperti. E sul fronte del commercio, la Regione si schiera al fianco dei venditori di generi extra-alimentari nei mercati all’aperto la cui attività resta sospesa in zona rossa. Il presidente Cirio e alcuni assessori regionali hanno inviato una lettera ai ministri Roberto Speranza, Daniele Franco e Giancarlo Giorgetti chiedendo al Governo di “valutare l’ipotesi di estendere a tutte le categorie del commercio la vendita su area pubblica, nel rispetto delle norme di prevenzione del Covid-19”.
Gli Ospedali sono pieni
In Piemonte, i contagi dopo cinque settimane di aumento costante, hanno fatto registrare un lieve calo. L’Rt è sceso sotto l’1, ma il pre-report del ministero della Salute riporta anche dati ancora preoccupanti nell’incidenza dei casi, superiore a 250 ogni 100 mila abitanti. Ma anche nel tasso di occupazione delle posti letto in ospedale, che passa da 55 a 59% per le terapie intensive e da 61% a 66% negli altri reparti. Il più alto tasso di saturazione tra le regioni italiane, fa notare l’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’Università Cattolica (Altems).
Allentamenti ancora lontani anche dopo Pasqua e pasquetta
Nel bollettino di oggi dell’Unità di crisi della Regione il numero dei pazienti più gravi è rimasto invariato, 376. Mentre è cresciuto di 14 il dato relativo agli altri reparti, sempre più vicino a quota 4.000. L’allentamento delle misure restrittive, quindi, sembra ancora lontano. Sul fronte dei vaccini, il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay, ha annunciato che sono 805 le imprese piemontesi che hanno dato la loro disponibilità per contribuire alla campagna vaccinale nazionale.