La Regione Piemonte spiega il bonus Montagna. Lo fa con un primo stanziamento fino a 2mila euro destinato ai maestri di sci. La prima tranche di un imponente Bonus Montagna per aiutare il nostro Piemonte.
“Dopo le decine di milioni di euro assicurati a migliaia di imprese dal piano “Riparti Piemonte” della scorsa primavera.” – dichiara il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni – “la nostra Regione ora corre in aiuto delle nostre montagne ormai stremate dalle conseguenze della pandemia e dalle scelte di un governo. Che ha ancora una volta ignorato le legittime richieste di un comparto che impiega decine di migliaia di addetti. Il bonus fino a 2mila euro destinato ai maestri di sci. Impossibilitati a lavorare dopo che Conte ha decretato la chiusura di tutti gli impianti, è solo il primo tassello di un più ampio Bonus Montagna.
Bonus Montagna Piemonte, prime somme a Gennaio 2021
Le prime somme arriveranno già a gennaio, ma nei prossimi giorni nuovi stanziamenti saranno approvati a favore, tra gli altri, di bar, ristoranti, agenzie di viaggio, stazioni sciistiche, bus turistici, noleggi e vendite di attrezzature sportive. Tutte le attività che Conte ha escluso dal mercato del lavoro con i propri decreti. La dimostrazione che se il Governo lascia soli interi settori della nostra economia è il Piemonte a correre ancora una volta in loro aiuto con interventi concreti e soldi veri. Un grande risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra degli assessori della Lega. Vittoria Poggio, con la delega a Cultura e Commercio, quello allo Sport Fabrizio Ricca e al vicepresidente con delega alla Montagna Fabio Carosso. A loro va il ringraziamento di tutto il gruppo Lega Salvini Piemonte”.
“Il Piemonte è la prima Regione dell’arco alpino a riconoscere in modo concreto un ristoro a chi svolge una delle professioni più conosciute legate alla montagna. – aggiunge il consigliere del gruppo Lega Salvini Piemonte Valter Marin -. Per molti, quella del maestro di sci è l’unica attività lavorativa che serve da sostegno economico per l’intero anno. Già la chiusura degli impianti a marzo aveva creato loro non poche difficoltà. E ora, con lo stop fino al 9 gennaio, la situazione è ancora più grave. Questo bonus è la risposta più corretta e dignitosa che la Regione potesse offrire ai lavoratori di uno dei principali rami dell’industria del turismo piemontese”.