La Polizia di Torino, dopo l’arresto di due pusher, ha scoperto che spacciavano marijuana additivata.
I due arresti non sono maturati nell’ambito di attività investigative strutturate e non sono collegati tra loro. Hanno però evidenziato che, da qualche tempo, il mercato torinese delle sostanze stupefacenti fa registrare la comparsa di un nuovo tipo di marijuana.
Le analisi sulla marijuana additivata a cura della Polizia di Torino
Le analisi della Polizia Scientifica hanno permesso di accertare che la marijuana sequestrata in entrambe le occasioni risulta addizionata con un cannabinoide sintetico. Si chiama MDMB-4en-Pinaca. E’ appartenente ad una classe di sostanze che posseggono caratteristiche analoghe a quelle dei cannabinoidi naturali (come, in particolare, il THC) e sono pertanto in grado di elevare l’effetto stupefacente della marijuana.
La diffusione di marijuana adulterata non rappresenta una novità ed è principalmente correlata alla necessità, per chi la commercializza, di amplificare l’effetto psicoattivo della cannabis di scarsa qualità. Un esempio è costituito dalla marijuana comunemente nota come “amnésia”, ottenuta da canapa indiana trattata con sostanze (come, ad esempio, metadone o ammoniaca) capaci di aumentarne l’effetto dopante.
I pericoli della marijuana additivata
I pericoli insiti nella diffusione di marijuana additivata con cannabinoidi sintetici sono quindi dello stesso tipo di quelli evidenziati a seguito della comparsa della “amnésia”. In entrambi i casi, infatti, l’adulterazione viene generalmente effettuata attraverso la nebulizzazione di un’apposita soluzione sulla matrice vegetale. Questo processo, che si conclude con l’essicazione, non è assolutamente idoneo a garantire una distribuzione omogenea delle sostanze adulteranti.
La marijuana così trattata risulta potenzialmente più pericolosa per gli assuntori. Non essendovi la possibilità di verificare dove siano eventualmente presenti maggiori concentrazioni dei prodotti sintetici aggiuntivi, con incremento non calcolabile del principio attivo.