L’emendamento presentato dall’Onorevole Claudia Porchietto (Forza Italia) è volto ad incentivare e semplificare “l’acquisto di immobili da procedure esecutive da parte dei soggetti che svolgono attività di impresa e rende appetibile questo mercato immobiliare, oggi precluso e stagnante in quanto per i citati soggetti che svolgono attività di impresa. Per persone fisiche e giuridiche, l’Imposta di Registro è fissata al 9%”.
Obiettivo evidenziato nel testo dell’emendamento è dunque abbassare l’onere del trasferimento di immobili nel corso di una procedura giudiziaria di espropriazione forzata immobiliare. Quindi l’imposta di Registro per i soggetti che svolgono attività di impresa, persone fisiche e giuridiche dovrebbe avvenire in misura fissa di 200 euro rispetto all’attuale quota variabile del 9%, applicabile a qualunque procedura giudiziaria di espropriazione immobiliare, indipendentemente dalla motivazione che ha prodotto il debito, facilitando sia la risoluzione dell’indebitamento sia l’acquisto da procedure esecutive.
Su Facebook l’Onorevole Claudia Porchietto scrive “la bocciatura da parte del Governo dell’emendamento che ho presentato per sbloccare e snellire le procedure di acquisto di immobili coinvolti in procedure esecutive e giudiziarie come espropriazione forzata, vendita fallimentare o liquidazione beni è l’ennesima conferma che non c’è quel briciolo di lungimiranza che speravamo la maggioranza potesse avere nell’accogliere occasioni di sviluppo e incremento del Pil italiano. L’emendamento avrebbe prorogato fino al 30 giugno 2021 la misura già adottata nel 2016 con scadenza 30 giugno 2020 che consente anche ai soggetti che svolgono attività di impresa di pagare l’imposta fissa di 200 euro e non variabile pari al 9%. Non si tratta di abbassare solo il carico fiscale, che sarebbe quanto mai opportuno, ma semplicemente, in modo intelligente, di incentivare l’acquisto di immobili da procedure esecutive che si traduce di fatto nell’agevolare la risoluzione di situazioni pregresse di indebitamento. La bocciatura dell’emendamento conferma una volta in più come l’unico criterio sia ‘chi’ fa le proposte, vale a dire quando un’idea è dell’opposizione, va sistematicamente bocciata”.