(Adnkronos) – A partire dalla prossima settimana, le piattaforme di contenuti per adulti PornHub, StripChat e XVideos dovranno rispettare gli obblighi rafforzati previsti dal Digital Services Act (Dsa). Ne dà notizia la Commissione Europea. Gli obblighi includono la presentazione alla Commissione di relazioni di valutazione del rischio, l’adozione di misure di mitigazione per ridurre i rischi sistemici legati alla loro attività, il rispetto di ulteriori obblighi di trasparenza, anche relativi alla pubblicità, e la fornitura di accesso ai dati per i ricercatori. Questi obblighi si applicano alle piattaforme online molto grandi (ovvero piattaforme online con più di 45 milioni di utenti nell'Ue, cioè più del 10% della popolazione dell'Unione) quattro mesi dopo la notifica legale della loro designazione.  Le disposizioni aggiuntive entreranno in vigore il 21 aprile per Pornhub e Stripchat, e il 23 aprile per XVideos. Il Dsa, ricorda la Commissione, attribuisce alle piattaforme online di grandi dimensioni la responsabilità di garantire spazi online più sicuri e trasparenti. Devono identificare e affrontare in modo efficace i rischi sistemici, in particolare quando si tratta di mitigare i rischi per il benessere dei minori, l’amplificazione di contenuti illegali, i sistemi di raccomandazione eccetera. La Commissione sta monitorando "attentamente" il rispetto degli obblighi Dsa da parte di queste piattaforme, in particolare per quanto riguarda le misure volte a proteggere i minori dai contenuti dannosi e ad affrontare la diffusione di contenuti illegali.  Se la Commissione sospetterà che siano stati violati gli obblighi del Dsa, adotterà le misure del caso, avvalendosi dell’intero pacchetto di strumenti previsti dal Dsa. La legge sui servizi digitali ha iniziato ad applicarsi a tutte le piattaforme online (indipendentemente dalle loro dimensioni) il 17 febbraio 2024, che da allora devono rispettare obblighi generali, come l'introduzione di un sistema di avvisi di facile utilizzo, il divieto di annunci mirati per i bambini e una maggiore trasparenza nel reporting. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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