Cristiano Ronaldo è risultato positivo al coronavirus, asintomatico ma in isolamento. Dopo l’anticipazione del quotidiano portoghese “A Bola”, è arrivata la conferma da parte della Federcalcio lusitana con un comunicato.
La portata mondiale della notizia ha di fatto generato un enorme flusso di accessi che ha reso irraggiungibile in pochi minuti il portale. Ronaldo non prenderà quindi parte alla partita di Nations League che il Portogallo giocherà domani sera contro la Svezia di Kulusevski.
La trasferta in nazionale per Ronaldo era iniziata con l’abbandono dell’isolamento fiduciario della Juventus dopo la positività di due membri esterni. CR7 insieme ad altri sei bianconeri aveva lasciato il J Hotel imbarcandosi sul suo jet privato per raggiungere il Portogallo (ne parlavamo qui ) per rispondere alla convocazione di Fernando Santos.
Già durante il lockdown, quando aveva raggiunto Madeira insieme alla famiglia, il cinque volte Pallone d’oro aveva scatenato le polemiche della stampa locale per gli allenamenti e i continui spostamenti per raggiungere il campo di Funchal.
Al punto da costringere Pedro Ramos, responsabile politico della sanità a Madeira, ad affermare che “Ronaldo non ha alcun permesso speciale per allenarsi a ha diritto di farlo finché rispetta le regole come tutti”.
Fernando Santos, in conferenza stampa, ha spiegato lo stato d’animo di Cristiano: Il c.t. portoghese Fernando Santos ieri sera in conferenza ha ovviamente parlato anche di Cristiano: “Ieri notte è entrato in isolamento, dopo il secondo test positivo. E’ in stanza, dice che vuole giocare, comunica con noi. Sta bene, completamente asintomatico, non ha problemi, non percepisce molto bene che cosa gli sia successo”. E ancora Santos: “Abbiamo già fatto sette test, ogni giorno siamo stati testati. Siamo partiti, abbiamo preso l’autobus, siamo andati in Francia, non siamo usciti dall’hotel e siamo tornati. Abbiamo seguito rigorosamente le regole ma purtroppo non è bastato”.
Dinamo Kiev in Champions sono le gare per le quali non sarà disponibile. Il dubbio è tutto legato a un’altra sfida, quella in programma il prossimo 28 ottobre contro il Barcellona e Lionel Messi.
CR7 sarà pronto per allora? In base al regolamento una possibilità c’è: in base al “Protocollo di ritorno al gioco” adottato dalla Uefa chiarisce che un calciatore risultato positivo, prima di essere a disposizione per una partita di Champions, dovrà risultare negativo almeno da una settimana.