(Adnkronos) – "Episodi come quello dell'aggressione al giovane avvocati davanti al Teatro Massimo non sono fatti da sottovalutare, proprio perché sono esplosioni di violenza che non vanno presi sottogamba. Noi insisteremo moltissimo a fare attività di prevenzione, ma per i tipi di episodi di cui parliamo sono necessari tipi di interventi molto importanti che riguardano le aree giovanili. C'è una totale insensibilità dei giovani, come emerge anche dai recenti casi di Udine e Pescara. E' raccapricciante. Qui non parliamo delle classica delinquenza, dobbiamo lavorare moltissimo per capire cosa accade nel mondo giovanile. Sono giovani che peraltro non arrivano da aree critiche, i due presunti assassini provengono da famiglie agiate". A parlare in una intervista all'Adnkronos è il Prefetto di Palermo, Massimo Mariani. Sabato scorso, un avvocato e ricercatore universitario è stato aggredito selvaggiamente mentre stava tornando a casa dallo stesso gruppo di ragazzi che, pochi attimi prima, aveva rimproverato perché stavano rubando un monopattino. L’uomo adesso sta bene, ma dovrà essere operato al naso a causa della frattura rimediata nel pestaggio. L’incontro fra l’avvocato e il gruppo è avvenuto in via Ruggiero Settimo, nei pressi del Teatro Massimo. Qui i ragazzini stavano cercando di rubare un monopattino e per questo sono stati ripresi verbalmente dall’uomo che poi si è allontanato dicendo di aver filmato tutto l’accaduto con il suo telefono. Poco dopo, mentre stava rientrando a casa in compagnia della fidanzata, è stato accerchiato da undici persone che lo hanno colpito con diversi pugni in faccia. Oltre ai giovani c’erano anche alcuni adulti, tutti di Palermo e dintorni. Dopo l’aggressione, gli agenti di polizia hanno acquisito le immagini e identificato gli aggressori. Nei giorni precedenti un'altra aggressione sempre nei pressi del Teatro Massimo, che soprattutto nel weekend diventa ritrovo di centinaia di giovani. Lo scorso dicembre era stato ucciso un giovani davanti a una discoteca, dopo una banale lite. E un altro ragazzo è stato ucciso nel palermitano dopo una rissa, sempre nei pressi di una discoteca.  Ma a Palermo c'è un allarme criminalità comune? "Noi siamo sempre all'erta e siamo sempre 'allarmati', se così si può dire, e non intendo assolutamente sottovalutare questi episodi che, come dimostrano le tragedie di Udine e Pescara, possono sfociare in tragedie. Quindi, noi siamo molto attenti nelle nostre attività di prevenzione e repressione", dice il Prefetto Mariani che subito dopo l'episodio ha convocato i vertici delle forze dell'ordine. "Innanzitutto bisogna considerare la natura dell'episodio – sottolinea il Prefetto di Palermo, Massimo Mariani- Si tratta, purtroppo, di un episodio che vede protagonisti dei giovanissimi, anche dei non giovanissimi se vogliamo, che testimonia quello che abbiamo sotto gli occhi, cioè che spesso, e non solo a Palermo, c'è un generale imbarbarimento nei rapporti delle relazioni umane che si manifesta con questi atti insensati di violenza".  E aggiunge: "Fermo restando, e questo va sottolineato, che dobbiamo aspettare l'esito delle indagini e le decisioni che adotterà l'Autorità giudiziaria -spiega – E' molto importante considerare che si tratta di episodi che, purtroppo, si verificano un po' ovunque in Italia. Vorrei ricordare che pressoché nelle stesse ore dell'episodio c'è stato un evento terribile a Pescara che ha visto protagonisti tre giovanissimi. Con un ragazzo di 16 anni ucciso a coltellate da altri due minori. E vorrei ricordare che a Udine un povero imprenditore giapponese è stato picchiato selvaggiamente da giovanissimi ed è morto".  "Si tratta di un tema delicatissimo che coinvolge, ovviamente, la responsabilita di chi è preposta alla sicurezza pubblica ma che dovrebbe essere esaminato sotto vari aspetti e sotto varie prospettive – sottolinea ancora il Prefetto Mariani – Perché, chiaramente, l'intervento preventivo repressivo va fatto. Ma nella prevenzione vanno considerati ulteriori strumenti che non solo di pertinenza solo delle autorità di pubblica sicurezza. Questo va detto".  "Ormai sono episodi che si verificano, purtroppo, un po' ovunque non solo a Palermo, che si manifesta con violenza insensata", dice Mariani. Questa recrudescenza da cosa dipende? "Qualcosa si è rotto nella formazione e nella crescita di questi giovani, di questi ragazzini. Da cosa possa dipendere non lo so. Se dobbiamo ragionare sulle organizzazioni di stampo mafiose, potrei fare una analisi approfondita ma si tratta di forme di violenza estemporanea. Un tipo di criminalità difficile da prevenire. Bisogna stare sul posto ma non possiamo stare ovunque". "Ovviamente le forze dell'ordine non possono essere in ogni angolo di strada". "Voglio ricordare che quell'area è ben coperta dalla videosorveglianza e questo sarà molto utile ai fini delle indagini, e poi sabato scorso c'era un forte dispiegamento delle forze dell'ordine concentrate soprattutto per seguire l'evento del Pride" con migliaia di persone. "Negli ultimi mesi abbiamo veramente fatto moltissimo nel centro storico per contenere questi eccessi e questi episodi, con risultati positivi. Ovviamente continueremo a farlo al massimo livello possibile incrementando ancora di più la copertura di videosorveglianza. Tra poco faremo un protocollo con le associazioni dei commercianti per integrare la videosorveglianza anche con gli esercizi commerciale. Lavorando sulla prevenzione. Fermo restando che sono episodi che per la loro natura non facili da prevenire, mi sembra abbastanza evidente", conclude il Prefetto. (di Elvira Terranova) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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