La crisi economica conseguente al problema sanitario dato dal covid, porta anche le partite IVA in piazza. Un primo maggio dei lavoratori “diverso” da quello che siamo abituati a vedere. I cortei “ufficiali” si divideranno il centro, tra piazza Vittorio e piazza San Carlo, e alcune piazze adiacenti.
In piazza Statuto si farà invece il primo Maggio delle partite IVA, al di fuori di sindacati, centri sociali, partiti o istituzioni.
“Sarà la rivoluzione dei lavoratori autonomi, delle piccole e medie imprese, dei nostri collaboratori”. Così le Partite Iva lanciano la manifestazione del Primo Maggio, dandosi ritrovo alle ore 10 in piazza Statuto. “Non per lamentarsi o imprecare – con questa classe di governanti non serve assolutamente a nulla – ma per programmare e organizzarci. Senza distinzione di colore, sigle, categorie.” Spiegano gli organizzatori che presentano l’iniziativa come una “assemblea costituente a cielo aperto”.
Obiettivo della manifestazione è quello, si legge sempre nel volantino, di “riprenderci la rappresentanza che le cosiddette associazioni di categoria ci hanno usurpato. Senza più rappresentarci e tutelarci”. E ancora “organizzarci territorialmente in modo d’avere una struttura atta a poter interloquire con le istituzioni e pesare sulle decisioni prese”.
“Le Partite Iva sono una parte predominante dell’economia italiana, non devono essere distrutte. Stop all’invasione e all’oppressione di finanza, multinazionali, fisco, burocrazia”.