La squadra mobile di Pavia ha scoperto un vasto giro di prostituzione, con sfruttamento di giovane donne cinesi. Che interessava le province di Pavia, Novara, Torino, Bergamo e Venezia. Quattro persone, per ora, sono indagate in concorso per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, minacce e lesioni.

L’inchiesta è scattata dopo la denuncia di una giovane che, lo scorso giugno, ha denunciato alla polizia una connazionale e il suo compagno italiano. L’avevano indotta a prostituirsi in un’abitazione di Pavia dove veniva anche controllata con alcune telecamere.

La donna ha raccontato che, giunta a Milano dalla Cina nel 2019, ha conosciuto una connazionale. Che, con la promessa di una casa in cui vivere e di guadagnare soldi, l’ha portata a Pavia dove l’ha indotta alla prostituzione. La coppia di presunti sfruttatori – un italiano di 44 anni residente in provincia di Pavia e una cinquantenne cittadina cinese residente da molti anni in Italia – sono stati denunciati. L’analisi del loro conto corrente ha permesso di risalire ad altre due persone. Un italiano di 57 anni residente a Bergamo e una cittadina cinese di 48 anni titolare di un centro massaggi a Torino. Anche loro denunciati.

E’ stato accertato che l’attività illecita si estendeva anche in altre città. Con la collaborazione delle squadre mobili di Novara, Torino, Bergamo e Venezia sono state eseguite 8 perquisizioni nei luoghi di residenza degli indagati. Nonché in quelli in cui avveniva l’attività illecita. E’ stato ritrovato denaro contante per oltre 7mila euro, verosimilmente provento dello sfruttamento della prostituzione. Nonché libretti di assegni, carte di credito, estratti conto e documenti d’identità intestati a cittadini cinesi.

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