(Adnkronos) – L'attentato al Crocus City Hall di Mosca è stato commesso da "estremisti islamici". Lo ha detto per la prima volta il presidente russo Vladimir Putin, pur senza citare l'Isis, che ha rivendicato la responsabilità dell'attacco di venerdì nel quale sono morte 137 persone. "Sappiamo che il crimine è stato commesso per mano degli estremisti islamici, la cui ideologia lo stesso mondo islamico combatte da secoli", ha affermato. Si è trattato, ha aggiunto il presidente russo, "un atto di intimidazione, bisogna chiedersi chi ne trae vantaggio". "Il terribile crimine commesso il 22 marzo è un atto di intimidazione – ha affermato, citato da Ria Novosti – e sorge subito la domanda: chi ne trae vantaggio?", la domanda di Putin. "Non c'era alcun collegamento con l'Ucraina" e "questa è solo altra propaganda del Cremlino", aveva detto nel pomeriggio il portavoce della Casa Bianca, John Kirby, in dichiarazioni rilanciate da Sky News a tre giorni dalla strage alle porte di Mosca. "Non c'è alcun collegamento con l'Ucraina di cui siamo a conoscenza e l'Is ha rivendicato la responsabilità" della strage, le parole dell ministro della Difesa britannico, Grant Shapps, citato dai media britannici. "Dobbiamo resistere agli sforzi di Putin di cercare collegare i due", aveva aggiunto. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)