In seconda serata, tra la lamentele, su RaiDue è stato trasmesso il film Red Land, Rosso Istria. Quest’anno, forse più degli anni passati, i media “pubblici” sembrano aver taciuto o oscurato la programmazione riguardante il ricordo delle vittime delle Foibe.
I primi a fiondarsi sulla questione sono stati i “partigiani” dell’ANPI, dove la N più che “Nazionale” dovrebbe stare per “Negazionista”. Come tutti gli anni gran parte degli “storici di sinistra” giustificano le stragi. In un modo subdolo che possiamo riassumere con lo slogan sinistro “uccidere un fascista non è reato”. Chi glielo spiega che nelle foibe la maggior parte delle persone gettate erano prima di tutto italiani in genere E che una minima parte furono funzionari statali o politicizzati?
Un altro caso di incitamento all’odio delle vittime lo fa l’organizzazione (sconosciuta) Patria Socialista. Che ha affisso degli striscioni che citavano testualmente: “Onore ai partigiani Titini“. Copiando sulla falsa riga l’iniziativa mossa dai ragazzi del Blocco Studentesco, che invece hanno reso omaggio alle vittime del genocidio anti-italiano.
Film Red Land, un buon segnale
Un segnale comunque è stato dato, seppur minimo, dalla Rai. Che ha deciso di trasmettere il film Red Land (Rosso Istria). Nel film viene raccontata la storia di Norma Cossetto. Giovane ragazza stuprata per una notte intera e accoltellata in diversi punti del corpo, prima di essere gettata viva in una Foiba.
La pellicola, ieri sera, ha fatto il 4,72% di share come ascolti di media. Segnale che, a prescindere dalla propaganda giustificazionista, ha creato un minimo di attenzione negli ascoltatori.
L’augurio è che l’anno prossimo possa essere trasmesso in prima serata. Come tanti altri film mandati in onda nei giorni di altri avvenimenti, con scene ancora più cruente rispetto a Red Land.