Il Piemonte, Molise, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Campania, Calabria, Basilicata, Marche, Lombardia hanno rimandato l’apertura delle scuole attendendo nuove ordinanze e gli aggiornamenti dei dati relativi al numero di contagi (sia in ogni regione sia a livello nazionale). Il 7 gennaio è stato previsto il rientro per il 50% degli studenti per Trento e Bolzano mentre lunedì 11 gennaio 2021 riaprono le scuole per il 50% degli studenti in Toscana, Emilia Romagna, Valle D’Aosta, Sicilia, Lazio, Abruzzo e Umbria.

Non mancano le polemiche da parte dell’opposizione, anche a livello locale

Manolo Maugeri e Andrea Morello, Coordinatori Provinciali Lega Giovani di Torino affermano “il Governo voleva imporre il rientro a scuola in presenza dal 7 gennaio ma non ha fatto nulla affinchè l’attività didattica possa riprendere in sicurezza. Siamo purtroppo fermi al 3 dicembre scorso, data in cui il Governo aveva annunciato che con l’inizio del 2021 gli studenti e il personale scolastico sarebbero tornati in presenza al 75%. Dopo aver avuto più di un mese di tempo per organizzarsi al meglio, infatti, il Governo non ha fatto nulla di concreto che andasse nella direzione della riapertura in piena sicurezza, nonostante le ripetute richieste da parte della Lega Giovani. Non è stato predisposto nessun intervento per il potenziamento del trasporto pubblico e per scongiurare il rischio di contagio all’interno dei mezzi. In questo modo il Governo mette a repentaglio la salute di milioni di studenti, che oggi sono nella confusione più totale per quanto riguarda le modalità del rientro in presenza. La didattica a distanza non può continuare a essere la soluzione ed inoltre ha contribuito a rendete il sistema scolastico ancora più iniquo: sono infatti circa 1 milione e 600.000 gli alunni che non possono accedervi. In questa situazione auspichiamo dal Governo risposte e soprattutto azioni concrete per il rientro a scuola, con l’obiettivo primario di tutelare la salute degli studenti”.

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