(Adnkronos) – Saipem tra i protagonisti di WindEurope 2024, principale evento fieristico europeo per aziende, professionisti e associazioni del settore dell’energia eolica che si è svolto a Bilbao dal 20 al 22 marzo e che di anno in anno cresce in partecipazione e interesse per le enormi potenzialità dell’eolico nel mix energetico per la transizione. Con 2.500 MW di fondazioni costruite e installate con mezzi propri in oltre 10 anni di lavoro nel settore dell'energia eolica offshore, Saipem è oggi leader nella ingegneria e nella realizzazione di parchi eolici offshore al mondo: ha installato il primo parco eolico galleggiante al mondo per Equinor in Scozia (Hywind), ha completato diverse campagne di installazione di parchi eolici a fondazioni fisse fra i più importanti nei mari del Nord e adesso si appresta a lavorare al progetto Courseulles sur Mer (Calvados Offshore Wind Project) in Normandia, uno dei primi quattro parchi eolici offshore in Francia che, una volta operativo, produrrà energia elettrica sufficiente a rifornire 630mila persone, Secondo le previsioni del Global Wind Energy Council, nei prossimi 10 anni il settore dell’offshore wind vedrà una crescita di oltre 380 GW di capacità aggiunta in 32 mercati. Quasi la metà di questa crescita è prevista provenire dalla regione Asia-Pacific, seguita dall’Europa (41%), Nord America (9%) e America Latina (1%). Anche l’Italia, con 8.300 chilometri di coste, un’importante rete portuale e una posizione centrale nel Mediterraneo, si candida per lo sviluppo di questa fonte di energia rinnovabile. Sempre secondo il Global Wind Energy Council, infatti, l’Italia è il terzo mercato a livello mondiale per potenziale di sviluppo dell’eolico offshore galleggiante e, in prospettiva, leader della filiera tecnologica in Europa. In questo contesto, Saipem si propone come eccellenza della ingegneria italiana nell’eolico offshore, disponendo dell’ esperienza, delle tecnologie, dei mezzi navali specializzati, come la Saipem 7000, una delle più grandi navi gru al mondo, e di cantieri di fabbricazione, fra cui Arbatax in Sardegna. In particolare, sull’eolico offshore galleggiante Saipem ha sviluppato una soluzione innovativa, Star 1, tecnologia proprietaria di tipo semi-sommergibile a forma di ‘stella’, adattabile sia in acque basse che profonde e validata da un ente certificatore internazionale. Lo sviluppo tecnologico che ruota intorno a Star1 include anche un sistema innovativo di cantiere mobile denominato ‘Smart Yard’ che consente un migliore adattamento alle specificità tecniche e ambientali di ogni singolo progetto. Quanto alle soluzioni offshore su fondazioni fisse, Saipem ha le capacità ingegneristiche e i mezzi per progettare, costruire ed installare qualunque tipo di struttura fissa destinata alla posa di turbine eoliche e di sottostazioni elettriche.  Per supportare le operazioni offshore, inoltre, l’azienda ha implementato la tecnologia della robotica subacquea autonoma (principalmente legata ai Rov – Remotely Operated Vehicle) con l’obiettivo di migliorare aspetti chiave come sicurezza, sostenibilità ambientale, digitalizzazione, ottimizzazione dei costi. Con il proprio centro di eccellenza di Marghera e Trieste, Saipem ha sviluppato droni sottomarini residenti (UID – Underwater Intervention Drone), progettati per compiti specifici, come le ispezioni a lungo raggio dei fondali, il monitoraggio e controllo dei cavi e interventi di manutenzione. I veicoli sono in grado di operare in autonomia fino a 3000 metri di profondità grazie all'uso dell’Intelligenza Artificiale. Nell’ambito del Piano Strategico 2024-2027, presentato recentemente, Saipem ha fissato un obiettivo di acquisizione di nuovi contratti nel settore eolico offshore pari a 4 miliardi di euro, equivalente al 7% del totale acquisizione ordini dichiarato di 50 miliardi. Si tratta quindi di un settore importante per il quale l’azienda punta sia su lavori di trasporto e installazione che a contratti integrati chiavi in mano per la realizzazione di fondazioni per turbine e per grandi sottostazioni elettriche, con la capacità di aggregare una supply chain italiana ed europea. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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