(Adnkronos) – “Possiamo affrontarla con la dieta, con trattamenti cognitivo comportamentali, con l'incremento dell'attività fisica, con i farmaci e con la chirurgia. Gli attori che hanno in mano singole armi per la battaglia contro l'obesità devono sedersi attorno a un tavolo, così come succede tutti i giorni negli ospedali, e scegliere la strategia più giusta per il singolo paziente e per il singolo momento della sua vita”. Così il presidente della Società italiana di chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche Giuseppe Navarra, in occasione del 32° Congresso nazionale della Sicob dal titolo 'Obesità: alla ricerca di una nuova alleanza terapeutica', in corso presso Giardini Naxos (Messina). "C'è un calo nella vocazione per la chirurgia: sempre meno giovani vogliono fare il chirurgo e non vorremmo – ha aggiunto Navarra – che in futuro li si dovesse far venire da fuori. Quindi è importante stimolare la curiosità e l'entusiasmo dei giovani verso la chirurgia. Noi, come altre società, abbiamo rivolto grande attenzione e impegnato un notevole impiego di risorse per stimolare il loro entusiasmo e la oro curiosità e negli ultimi anni siamo stati ripagati”. Rispetto poi al valore di una partnership consolidata come quella con J&J MedTech, Navarra ha sottolineato che si tende “a una qualità e a una sicurezza sempre maggiori per le cure e quindi l'elemento formazione è fondamentale. Questa partnership si è creata intorno a un bene comune che è la formazione del chirurgo che segue e agisce sull'obesità. Già da 3 anni si è creato un ciclo di attività che l'anno scorso è stato premiato come uno dei migliori progetti in questo ambito e siamo molto soddisfatti e speranzosi che questa collaborazione continui a lungo nel futuro” conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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