(Adnkronos) – Domani in Consiglio dei ministri arriva il decreto casa, cosiddetto 'salva casa', fortemente voluto dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. La bozza del dl, che l'Adnkronos ha potuto visionare, si compone di tre articoli.  Il primo apporta "modifiche al Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 – Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia"; il secondo articolo del decreto introduce disposizioni circa le "strutture amovibili realizzate durante l'emergenza sanitaria da Covid-19"; il terzo articolo reca "disposizioni di coordinamento e entrata in vigore". Le misure introdotte dal dl casa, che sarà esaminato domani in Cdm, sono "finalizzate a rimuovere quegli ostacoli – ricorrenti nella prassi – che determinano lo stallo delle compravendite a causa di irregolarità formali", si legge nella relazione illustrativa della bozza del decreto, che l'Adnkronos ha potuto visionare. Appare quindi "concreta e attuale la necessità di rimuovere situazioni di incertezza giuridica in merito allo stato di legittimità degli immobili con riferimento alle cosiddette 'lievi difformità' e di garantire il legittimo affidamento dei privati proprietari di immobili rispetto a difformità edilizie a vario titolo tollerate dall'ordinamento, che, tuttavia, non consentono di dimostrare lo stato legittimo dell'immobile", si legge ancora nella relazione. Il primo articolo del decreto casa introduce, tra le altre cose, norme per includere una "nuova fattispecie di intervento di edilizia libera, recependo l'orientamento giurisprudenziale prevalente in materia". Si tratta in particolare "di opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici la cui struttura principale sia costituita da tende, tende da sole, tende da esterno, tende a pergola con telo retrattile anche impermeabile, tende a pergola con elementi di protezione solare mobili o regolabili, e che sia addossata o annessa agli immobili o alle unità immobiliari, anche con strutture fisse necessarie al sostegno e all'estensione dell'opera", è scritto nella relazione illustrativa della bozza del decreto. La disposizione precisa che "le opere in oggetto non possono determinare la creazione di un organismo edilizio rilevante e, comunque, di uno spazio stabilmente chiuso, con conseguente variazione di volumi e di superfici, devono avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l'impatto visivo e l'ingombro apparente e devono armonizzarsi alle preesistenti linee architettoniche".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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