(Adnkronos) – "Le farmacie giocano un ruolo cruciale nel nostro sistema sanitario, ma questo ruolo deve essere complementare, e non sostitutivo, delle strutture diagnostiche specializzate". Così Luca Marino, vicepresidente Unindustria con delega alla sanità, intervenendo alla Seconda Assemblea nazionale dell'Associazione imprese sanitarie indipendenti (Aisi), in corso a Roma. "Affidare l'esecuzione di test di laboratorio alle farmacie significa sottovalutare la complessità di queste operazioni", ha osservato Marino per poi aggiungere: "Gli errori nei prelievi e nella gestione dei campioni biologici, come tamponi faringei o nasali, possono portare a falsi negativi e diagnosi errate, con gravi conseguenze per la salute dei pazienti. Non è sufficiente una formazione superficiale; serve una preparazione approfondita, come quella dei medici, biologi e tecnici di laboratorio specializzati per fare questo lavoro". "L'utilizzo di strumenti Point of Care Testing (Poct) nelle farmacie – ha proseguito – non può garantire la stessa accuratezza dei macchinari presenti nei laboratori clinici, sottoposti a rigorosi controlli di qualità. Questi dispositivi sono stati concepiti per situazioni di emergenza dove è necessario un risultato rapido, non per screening o diagnosi approfondite". In conclusione, "ritengo fondamentale che a questo punto si faccia una profonda riflessione sul nostro Ssn, con una visione di insieme che tenga presente tutte le realtà coinvolte al suo interno, evitando molto attentamente di prendere decisioni settoriali indirizzate verso un solo comparto. La salute dei nostri cittadini merita il massimo impegno e la massima attenzione". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Rispondi