Ospedale unico Asl To5, l’area di Vadò è idonea. La perizia del Politecnico, richiesta dalla Regione Piemonte, certifica che il sito è sicuro e può ospitare la struttura. Il sindaco di Moncalieri: “A disposizione per compiere tutti i passi di nostra competenza”.
Di parere opposto il Consigliere regionale di FdI Davide Nicco: “Bene ha fatto l’assessore Icardi a chiedere una perizia risolutiva sull’esondabilità della zona. Anche l’Asl sottolinea infatti che “potrebbe essere opportuno rivedere alcune parti del progetto ed effettuare un’attenta valutazione sui costi aggiuntivi che ne potrebbero derivare”. Per questo Nicco conclude dicendo: “credo che la Regione debba verificare con urgenza la presenza di altre zone alternative
La perizia curata dal Politecnico di Torino su incarico dell’ASLTO5, sull’area di Vadò dove l’ex giunta regionale targata Chiamparino aveva programmato di realizzare l’ospedale unico. E che l’attuale governo aveva stoppato dopo le pressioni del territorio carmagnolese, per un presunto problema idrogeologico della zona.
Sanità, ospedale unico Asl To5, l’area di Vadò è idonea la nota congiunta, dei sindaci di Moncalieri e Trofarello
In una nota condivisa con il sindaco di Trofarello, Gianfranco Visca, il primo cittadino di Moncalieri Paolo Montagna ha espresso tutta la sua soddisfazione: “Si chiude la fase di valutazione, e per questo ringraziamo il Presidente della Regione Cirio che ha voluto questo approfondimento prima di compiere i passi successivi. Ora si proceda speditamente“. Per questo, viene chiesto al direttore generale dell’Asl To5 Massimo Uberti, “di avviare la gara per la progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera“.
“Noi siamo a disposizione della Regione Piemonte per compiere tutti i passi necessari di nostra competenza, a partire dalle varianti agli strumenti urbanistici“, ha aggiunto Montagna, ringraziando il sostegno dei altri 38 sindaci del territorio che avevano condiviso la battaglia di Moncalieri, “facendo prevalere gli interessi di tutti rispetto a quelli di campanile. L’area è idonea, c’è il progetto, ci sono i soldi. Andiamo avanti, per il diritto alla salute del nostro territorio“, ha concluso Montagna.