(Adnkronos) – “La scorsa settimana siamo stati a Roma per il rinnovo contrattuale. Il nostro intento è una chiusura rapida per portare finalmente un ristoro alla categoria, presente e futuro nel nostro sistema sanitario, che in questo momento vive momenti di vessazione e frustrazione". Così Angelo Testa, presidente nazionale Snami, il sindacato nazionale autonomo dei medici italiani in una nota. "Contrariamente alle percezioni comuni – continua il presidente – in un’abile orchestrazione" di "mistificazione della realtà" e ignorando “i dati reali ed oggettivi, in Italia la medicina territoriale agisce da argine a patologie che altrove richiedono numerosi ricoveri, come emerge dal recente rapporto Ocse – Health at a glance". Nonostante “una spesa sanitaria pro-capite sotto la media Ocse" abbiamo "risultati lusinghieri, con bassi tassi di ricovero per malattie croniche quali diabete, asma, Bpco e insufficienza cardiaca, confermando – aggiunge Testa – quanto pubblicato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel 2015, ovvero che in Italia l’assistenza primaria ha una struttura con una forte governance ed una bassa spesa”. “Contrariamente alle critiche rivolte nei nostri riguardi – conclude il leader dello Snami – questi dati dimostrano inequivocabilmente il successo della medicina del territorio. Un Accordo collettivo nazionale subito è quindi necessario per ristorare i medici e normare meglio i percorsi per garantire un'assistenza efficace adeguata alle attuali esigenze”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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