(Adnkronos) – Mai così tante pagelle per i cantanti del Festival di Sanremo. Dai gruppi di ascolto al 'battitore libero', che sia aspirante influencer a caccia di follower o lupo solitario senza ambizioni di fanbase, sui social tutti hanno qualcosa da dire. Giudici da divano, critici del salotto di casa, legittimati dal televoto. La giungla di commenti che piovono da ogni dove non è sfuggita a Valentina Carlile, pioniera dell'osteopatia foniatrica, da più di vent'anni al fianco di star della musica nazionali e internazionali, dal pop alla lirica. Anche in questa 74esima kermesse dei fiori l'esperta ha 'allenato' la voce di alcuni artisti in corsa per il podio, e a poche ore dal gran finale ci tiene a spiegare come nasce una 'pagella doc'. Cinque criteri affidati all'Adnkronos Salute, per 'educare' i telegiurati dell'ultima serata.  L'analisi dell'osteopata dei cantanti nasce dalla lunga esperienza maturata lavorando in team con chi, dal medico foniatra al vocal coach, prepara gli artisti a calcare palchi difficili come quello del Teatro Ariston. "Partecipare a un concorso musicale – sottolinea Carlile – nella maggior parte dei casi può spaventare o caricare di tensione. Questo perché la maggior parte dei partecipanti non conosce, o non comprende appieno, il modello utilizzato dai giudici per valutare le prestazioni e assegnare i voti ai concorrenti. E' bene dunque spiegare sempre ciò che i giudici cercano per promuovere una performance o decretare il migliore".  Regole che la specialista ritiene sia utile illustrare pure allo spettatore comune, considerando che anche il voto dei non addetti ai lavori potrà fare la differenza tra premiare un grande favorito o strappargli il podio da sotto i piedi per metterci un outsider.  "In tanti mi hanno chiesto pareri sui cantanti – racconta Carlile – ma a tutti ho preferito consigliare di affidarsi al loro proprio giudizio, dando però delle indicazioni sulle caratteristiche da osservare e ascoltare, al di là del gusto personale. Indicazioni che vorrei condividere, visto che sui social impazzano le pagelle fai-da-te. Ecco quindi cosa bisognerebbe guardare per giudicare":  1) Potenza ed espressione vocale, ovvero la capacità di cantare sulle tonalità e di armonizzare correttamente; 2) Dizione e fonetica, ovvero la capacità di far sentire – e capire – ben scandito tutto il testo; 3) Tecnica nelle dinamiche, ovvero la capacità di utilizzare vibrato, crescendo, legato, staccato; 4) Staging, ovvero la capacità di gestire il palco, di prendersi la scena; 5) Risposta del pubblico, ovvero la capacità effettiva di comunicare quello che viene cantato, di 'arrivare' allo spettatore. "Sono solo alcuni dei criteri per una pagella o un voto 'competente' – puntualizza l'osteopata della voce – ma alla fine i migliori sono quelli che riescono a centrare questi punti. Senza cancellare, naturalmente, anche il gusto personale". Regole alla mano, dunque, "buona pagella e buon televoto a tutti". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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