Secondo le indagini del pubblico ministero Giovanni Caspani, sette agenti del reparto mobile di Torino avrebbero usato i furgoni della Polizia di Stato per attività private non legate alla pubblica sicurezza. Tra queste, si sospetta il trasporto di rifiuti edilizi e l’impiego dei veicoli per fare gli imbianchini. Sfruttando così mezzi e tempo a disposizione per finalità personali.
L’accusa: associazione a delinquere e truffa
I sette agenti, al momento non sospesi dal servizio ma privati delle armi d’ordinanza, sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al peculato e alla truffa. L’inchiesta, partita nel 2022, punta a chiarire se questi comportamenti illeciti fossero parte di un vero e proprio “secondo lavoro” svolto durante gli orari di servizio.
Prove video e perquisizioni
L’inchiesta include foto e video che mostrerebbero gli agenti mentre usano i mezzi della Polizia per scopi privati. Il 7 novembre 2024, le abitazioni dei poliziotti sono state perquisite alla ricerca di documenti e materiali rilevanti per confermare le accuse.
Un caso destinato a fare scalpore
L’accaduto mette in luce un problema di abuso di potere e risorse pubbliche. E solleva interrogativi su come vengano gestite le responsabilità nel corpo della Polizia.