(Adnkronos) – Domani scatta la protesta con centinaia di trattori in Sardegna per sollecitare il governo e la Regione a prendere provvedimenti a causa del grave stato di siccità nelle campagne. "La situazione è davvero difficile in Sardegna, non c'è tempo da perdere, agricoltori e allevatori sono allo stremo". E' il grido di allarme di Battista Cualbu, presidente di Condiretti Sardegna, intervistato dall'Adnkronos, alla vigilia della grande manifestazione che si svolgerà domani mattina dalle “Vie del mare” nella Costa Orientale dell’isola con due sfilate di trattori, da Nord a Sud, in particolare tra Sarrabus, Sud Sardegna, Ogliastra, Baronia e Gallura, e che fino all'11 luglio porterà in piazza centinaia di agricoltori e trattori. Domani, tra l'altro, si celebra la "Giornata mondiale delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione e alla siccità".  "E' un'annata disastrosa per la scarsità di precipitazioni a cui si aggiunge la mancanza di invasi per la raccolta delle acque piovane e una rete infrastrutturale colabrodo attraverso la quale più del 50% dell'acqua viene dispersa. – spiega Cualbu – Chiediamo alla politica di fare azioni nell'immediato per aiutare agricoltori e allevatori, come ad esempio i buoni foraggio (voucher) per alimentare gli animali perché i costi dei foraggi sono andati alle stelle per la scarsissima disponibilità". Inoltre, sottolinea Cualbu, occorrono forniture di acqua con autobotti per abbeverare gli animali degli allevamenti di ovini e bovini, migliaia e migliaia di capi che altrimenti rischiano di morire". "Ed è fondamentale che venga dichiarato lo stato di calamità naturale e che venga nominato un commissario ad hoc per gestire le emergenze e coordinare a livello territoriale le realtà che hanno maggior bisogno di essere aiutate" sottolinea Cualbu.  I problemi maggiori si registrano sugli ortaggi e sugli alberi da frutto mentre è scattata l’allerta anche nelle vigne soprattutto nelle zone non servite da impianti di irrigazione. "Noi chiediamo alla politica di intervenire sugli invasi e la rete idrica, bisogna accelerare le infrastrutture necessarie previste dai fondi del Pnrr. Poi è importante che ci sia la continuità territoriale anche per le merci per trasportare i mangimi dal continente, in particolare dal nord Italia, in quanto i costi di trasporto sono proibitivi e si aggiungono ai costi elevati dei foraggi" dice Battista Cualbu.  Cualbu, a nome degli agricoltori sardi, si fa portavoce anche per chiedere "lo sgravio dei contributi Inps partendo dal riconoscimento dello stato di calamità naturale". Domani il primo corteo sfilerà lungo la Strada Statale 125 e prevede tre punti di partenza: due da Sud (avvio Strada Statale 125 VAR lato nord, svincolo Murtas – km 54.600 e avvio allo svincolo Castiadas Olia Speciosa – km 29.400) e uno da Nord (Zona industraile Tertenia – Località San Pietro – Nu). Il punto di arrivo dei due cortei è situato allo svincolo San Giorgio Quirra-Villaputzu SS125 VAR. La seconda manifestazione (in contemporanea) sfilerà lungo la Strada Statale 131 Dcn e prevede due punti di partenza (Olbia – uscita Ovilò – S.Teodoro e a Siniscola – Zona industriale). Il punto di arrivo dei due cortei è situato allo svincolo Budoni-Agrustos. Intanto anche in Sicilia la situazione è altrettanto tragica e al dramma della siccità, dove la mancanza di pioggia e le carenze delle infrastrutture idriche stanno facendo strage di coltivazioni e di animali, con i raccolti praticamente azzerati, si aggiungono i ritardi della politica. E' notizia di pochi giorni fa che la commissione Attività produttive dell'Assemblea regionale Siciliana, che dovrebbe rendere operativi i voucher del fieno, non è riuscita ad avere il numero legale e la decisione è stata rinviata per mancanza di numero legale, a martedì 18 giugno, secondo quanto ha denunciato la Coldiretti Sicilia nello stigmatizzare "un comportamento assolutamente non condivisibile dei politici". In Sicilia grano, cereali e foraggi fanno registrare un calo con punte del 100% ma l’assenza di pioggia sta colpendo anche gli alberi da frutto e minaccia vigne e uliveti. L'emergenza delle emergenze riguarda la zootecnia ovunque ma la situazione è tragica nelle province di Enna e Caltanissetta dove le ricadute occupazionali sono gravissime. Basti pensare alle trebbie ferme e al mancato profitto delle aziende cerealicole che hanno perso quasi tutto. Le proteste della Coldiretti si faranno sentire nei prossimi giorni anche per la questione dei cinghiali e più in generale della fauna selvatica che devastano i campi. Martedì 18 giugno un presidio di trattori sarà davanti al Pirellone di Milano. L’appuntamento è alle 9.30 in piazza Duca d’Aosta, di fronte alla stazione Centrale. Centinaia di agricoltori e allevatori di Coldiretti da tutta la Lombardia scendono in piazza, insieme al presidente della Coldiretti regionale Gianfranco Comincioli, per denunciare con le loro dolorose esperienze, una situazione fuori controllo che sta provocando problemi sanitari, sociali, economici e ambientali. Al fianco degli agricoltori anche sindaci ed esponenti delle istituzioni.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Rispondi