(Adnkronos) – "Volevo trasformare la mia salita in una discesa". E’ il messaggio di Mirko Toller, giovane trentino con atrofia muscolare spinale (Sma) morto nel 2020 a soli 16 anni. La frase racchiude tutta la bellezza e la forza del progetto ‘Mirko Park’, un luna park virtuale a lui dedicato e presentato al Muse (Museo delle scienze) di Trento, dal Centro clinico Nemo Trento e Medialab, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, che si celebra il 3 dicembre. Il luna park immersivo promosso nell’ambito del ricco programma dal Muse per la giornata – spiega una nota – è stato definito uno spazio ‘esclusivamente inclusivo’, capace cioè di mettere in relazione grandi e piccoli in un’esperienza ludica che va oltre il limite fisico, grazie all’utilizzo di visori Vr (virtual reality). “Abbiamo voluto dare vita al sogno di Mirko, paziente dei centri clinici Nemo, che amava la velocità e desiderava un luna park aperto e accessibile a tutti – afferma Riccardo Zuccarino, direttore clinico del centro clinico Nemo Trento – Abbiamo pensato, allora, a uno spazio virtuale che crea relazione in un’esperienza ludica: un luogo di incontro che va oltre il limite fisico imposto da una patologia neuromuscolare. Nel percorso di riabilitazione al Nemo, infatti, entra in gioco prima di tutto la costruzione del proprio progetto di vita, nel quale la malattia rappresenta una parte. Il Mirko Park esprime proprio questo messaggio di vita, che non si ferma con la diagnosi”. Dalla giostra panoramica, alle montagne russe, alla scopa magica, fino al tiro al bersaglio con le ochette, per i più piccoli, il Mirko Park è uno spazio multisensoriale immersivo, risultato di un lungo percorso di condivisione tra clinici, progettisti, creativi e pazienti, per arrivare alle soluzioni tecniche migliori. Non solo, con la presentazione al Muse, il parco è diventato anche spazio fisico, luogo di incontro e relazione, grazie a un’installazione che simula una giostra che sorregge tre visori di Vr, permettendo la condivisione dell’esperienza tra più giocatori. “Il Mirko Park – racconta Marco Furgeri, project manager di Medialab, che ha sviluppato l’applicazione – è un progetto che va veloce, come lo era Mirko, e noi non abbiamo fatto altro che farci contagiare dalla sua energia. Fin dall’inizio abbiamo pensato che dovesse essere non solo un ambiente digitale, ma anche uno spazio fisico che potesse creare un’occasione di incontro e relazione, al di là di ogni barriera. Inaugurarlo al Muse ha significato dargli una sede appropriata e viva”. Il luna park è un progetto dinamico e in progress che avrà la possibilità di essere integrato con nuove attrazioni, grazie alle sollecitazioni e ai contributi dei bambini e dei ragazzi che lo sperimenteranno. Tutto questo per continuare a rendere concreto l’obiettivo di rispondere, insieme, al bisogno di “migliorare sempre di più e meglio la qualità di vita ed il benessere quotidiano di chi vive una malattia neuromuscolare”, come ricorda Sara Girardi, direttore amministrativo dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Il progetto si inserisce in una preziosa rete di relazioni fatta dagli incontri di chi ha creduto nella possibilità di rendere concreto ciò che sembrava impossibile. A partire dalla mamma straordinaria di Mirko, Stella Robert Perez, che ha consegnato il sogno di suo figlio ad Alessandra Sartori, e che grazie alla scrittrice è diventato un libro edito da Erickson; a Grazia Zappa, psicologa del centro clinico Nemo Trento ed esperta di Comunicazione aumentativa alternativa (Caa), che ha raccolto la sfida di ripensare il parco fisico in uno spazio virtuale, coinvolgendo il team di Nemo. Così – continua la nota – in poco tempo l’idea di pochi è diventata “luogo di incontro e di idee che ha unito enti e istituzioni”, come racconta Luisa Pizzini, responsabile della Comunicazione di Fondazione Caritro, di cui il progetto gode del contributo, con la collaborazione di Handicrea e Anffas Trentino. Nel percorso, la Provincia autonoma di Trento ha conferito il patrocinio istituzionale e la comunità dei pazienti con Sma e distrofie muscolari ha sostenuto il progetto, con il patrocinio di Associazione famiglie Sma e Uildm. A loro si è unito il contributo non condizionato di Novartis Farma, Roche Italia e Biogen, oltre che il sostegno del Lions Club Trento Host e della Cassa Rurale Val di Non Rotaliana e Giovo. Per conoscere il Mirko Park e gli appuntamenti di presentazione www.mirkopark.it —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)