Eva (che è stata sospesa) è la studentessa 13enne che da settimane manifesta contro la Dad davanti alla scuola media Nievo di Torino, seguendo le lezioni online fuori dal proprio Istituto. Voleva tornare alle lezioni in presenza, ma è stata sospesa dalla Preside.

C’è un precedente al Liceo Gioberti, sempre a Torino. “La strada non è un luogo consono per la didattica a distanza”, questa la motivazione della preside contro la studentessa Maya: “Non ci si può collegare da un bar o da un parco, la Dad va fatta con lo studente nella propria abitazione”.

Eva è scesa in strada assieme alla compagna Cecilia per protestare contro la decisione della Regione di tenere chiuse le medie, nonostante la zona arancione. Una curiosità però: anche il Tar ha dato ragione a Cirio.

Eva, sospesa per essere contro la Dad

Dagli insegnanti è arrivato l’ultimatum ad Eva. “Il giorno dopo, pur di seguire ho messo un telo che coprisse quello che c’era dietro di me: faccio di tutto per continuare a seguire le lezioni perché è il mio dovere, ma è anche mio diritto manifestare” ha risposto Eva.

“Noi stiamo rispettando tutte le regole che ci vogliono far seguire: rispettiamo la privacy di tutti, seguiamo le lezioni e non perdiamo una verifica. A casa mia non c’è niente di più rispetto ad una piazza, per farlo”. Dichiara ancora Eva. “Ho quattro fratelli, concentrarsi è difficile. E salta spesso la connessione: è capitato che mi abbiano messo assente per colpa del Wi-Fi. Ora questo: non ci sto, mi manca vivere la scuola nel mondo reale”.

La preside è invece inamovibile: “Sono anche d’accordo con la loro protesta – racconta – ma continuare con la didattica digitale integrata prevede dei compromessi. Ci siamo dati un regolamento, con un patto di corresponsabilità, e i docenti vogliono che sia rispettato per non snaturare un ambiente aula già snaturato dal mezzo informatico. Vogliamo solo tutelare gli studenti”.

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