Aggressioni verbali, musica e tv ad alto volume, urla, sberleffi, masserizie accatastate davanti alle scale, occupazione del posto auto. Fu un vero e proprio stalking condominiale quello di cui fu vittima una donna di 62 anni, di professione avvocato, in un Comune della provincia di Torino.
Lo ha stabilito la giudice Francesca Pani, del tribunale del capoluogo piemontese. Che ha inflitto ai suoi ex vicini di casa, un uomo e una donna imputati di atti persecutori, otto mesi di reclusione.
Il capo d’accusa assemblato dal pm Chiara Maina elenca una trentina di episodi avvenuti a partire dal 2019. L’avvocata si è costituita parte civile con la collega Isabella Nacci e ha ottenuto il diritto a essere risarcita. Nel corso delle indagini i due (che ora sono separati e hanno lasciato la casa) furono raggiunti dalla misura del divieto di avvicinamento.
Al processo, dove sono stati difesi dall’avvocato Angela Calcaterra, hanno respinto ogni accusa.