“Nel nome di Massoud onore ai leoni del Panjshir”, questo il testo dello striscione affisso da CasaPound Italia a Torino e in più di 100 città italiane per ricordare, a venti anni dal suo assassinio, Ahmad Shah Massoud. L’eroe afghano che si era battuto per impedire l’invasione della sua terra da parte dell’Armata Rossa, poi delle milizie talebane e infine degli eserciti della NATO.
“Abbiamo voluto rendere in questo modo onore ai soldati del Panjshir che, raccolta l’eredità di Massoud, stanno combattendo contro le milizie talebane tra le montagne dell’Afghanistan. – afferma CasaPound Italia in una nota – Tutto l’Afghanistan si trova a vivere una fase di profonda crisi, caratterizzata da un intreccio di accordi spregiudicati e tradimenti ignobili, cui si aggiunge il nuovo tentativo di invasione da parte del Pakistan. Di fronte a questo scenario, questi soldati, tra cui il figlio dello stesso Massoud, hanno deciso di scegliere la via del sacrificio nel nome del loro popolo, anche senza il sostegno della comunità internazionale che, invece, preferisce aprire canali di dialogo con i tagliagole talebani. Con la loro eroica resistenza hanno e stanno mostrando al mondo intero cosa vuol dire donare la propria vita, combattendo per la Patria, anche quando questa è un pezzo di terra dura, impervia e lontana dagli occhi dei salotti buoni occidentali”.