(Adnkronos) –
Simone Borgese, il 39enne arrestato per violenza sessuale aggravata con l'accusa di aver abusato di una studentessa l'8 maggio scorso a Roma, aveva già colpito l'8 maggio del 2015. Quel giorno era salito sul taxi della vittima, una donna di 43 anni, in via Aurelia prima delle 7 e si era fatto portare in viale Pescina Gagliarda. Lì ne aveva abusato e poi l'aveva rapinata. Per quella violenza è stato condannato e ha scontato sette anni di carcere, tornando in libertà il 10 novembre 2021. Anche nel caso per cui è stato arrestato ora la violenza è avvenuta l'8 maggio. Questa volta la vittima è stata fatta salire in auto con l'inganno e poi portata in una strada isolata dove è avvenuta la violenza.  Il 14 novembre del 2022 inoltre Borgese è stato condannato a 2 anni e 10 mesi dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Roma con l'accusa di molestie sessuali su una 17enne all’interno di un ascensore a Roma. L’abuso ai danni della ragazza, all’epoca minore, risale a giugno del 2014. L’uomo seguì la 17enne in un androne di un palazzo e abusò di lei in ascensore. La giovane inizialmente aveva denunciato la violenza subita senza però riuscire a fornire elementi utili agli inquirenti per poter identificare l’uomo. Poi però quando Borgese venne arrestato dopo lo stupro della tassista avvenuto riconobbe il suo molestatore dalle foto pubblicate sui giornali.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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