La vicenda risale a una sera di metà ottobre 2021. In via Pietro Cossa a Torino un ubriaco stava danneggiando i monopattini parcheggiati. Così, un agente di polizia libero dal servizio lo ha sorpreso, qualificandosi.
A quel punto il malvivente ha iniziato ad aggredire l’agente. Lo ha preso a calci e pugni, scagliandogli contro sacchetti dei rifiuti per garantirsi la fuga. A quel punto il poliziotto ha chiesto rinforzi facendo bloccare il criminale.
L’agente era però sprovvisto di Green pass quindi, nonostante ci fossero tutti i presupposti per l’arresto, non ha potuto accedere in ufficio per compilare gli atti finalizzati alla misura restrittiva.
L’unica cosa per la quale si è potuto rendere utile è stata quella di essere sentito come semplice testimone dai colleghi. Il malvivente così è andato via con le proprie gambe cavandosela solo con una semplice denuncia.
Lo stesso poliziotto, contrario al vaccino, ha rifiutato una procedura alternativa che gli era stata proposta, ritenendola assurda. Essa consisteva nell’andare a casa sua e compilare gli atti, utilizzando il suo computer personale.
A guadagnarci dell’assurda vicenda è stato quindi il malvivente.