(Adnkronos) – Il superbollo, una tassa odiata dagli italiani.  In questi giorni si erano susseguite varie voci e rumors circa una sua possibile abolizione, in realtà dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del DEF (documento di economia e finanza), la tanto contestata sovrattassa, continuerà ad esistere. Il superbollo, stando alle dichiarazioni del Viceministro, non sarà abolito fino a quando il Governo non troverà le giuste risorse per la sua copertura.  Nessuna indicazione, dunque, nel documento di economia e finanza, per l’eliminazione del superbollo servono circa cento milioni di euro l’anno.  L’attuale normativa prevede, a partire dal 2011, che il superbollo venga pagato dai possessori di auto con potenza superiore ai 185 kW (251 cavalli). Il costo per ogni kW in eccesso è di 10 euro.  Una sovrattassa che ha penalizzato fortemente non solo il mercato delle sportive ma anche quello delle vetture moderne, con le moderne motorizzazioni, la soglia dei 250 cavalli non è più un miraggio solo delle supercar. Nel corso di questi anni, molte case automobilistiche hanno adeguato la propria gamma in funzione della legislazione, spesso il muro dei 185 kW è stato visto come una soglia da non oltrepassare, Maserati lo ha fatto inizialmente con la Ghibli, ma anche altri brand hanno limitato la potenza di diversi modelli per evitare di entrare nel mirino del superbollo. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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