Lo sviluppo digitale continua inarrestabile in tutta l’Italia, con l’obiettivo di riallineare il nostro Paese al resto d’Europa e garantire maggiori opportunità sia ai privati che alle imprese. Contrariamente all’idea comune che le amministrazioni locali possano costituire un ostacolo allo sviluppo, sempre più enti riconoscono in realtà il valore della digitalizzazione per cittadini e imprese, con alcuni esempi di particolare attenzione al tema. Il Piemonte, per esempio, si conferma come uno dei territori più virtuosi, in cui la trasformazione digitale e le infrastrutture abilitanti vengono percepite non solo come una necessità, ma come un’opportunità tangibile di crescita e inclusione.
L’innovazione digitale nei Comuni piemontesi
Il Piemonte, con quasi 1200 piccoli comuni e una geografia particolare, si pone tradizionalmente come una delle Regioni più attente al tema della digitalizzazione. Qui, nel corso degli anni, le istituzioni locali hanno dimostrato una capacità notevole nella pianificazione e sperimentazione di iniziative originali, come la rete regionale in fibra e i lavori su reti FWA (Fixed Wireless Access), nell’ottica di raggiungere anche le zone più remote e garantire pari opportunità ai cittadini. Questi sforzi sono stati resi possibili grazie alla collaborazione tra territorio e centri di eccellenza regionali, che hanno lavorato in sintonia per il raggiungimento degli obiettivi, ma molto è migliorato negli ultimi tempi anche grazia all’applicazione della Strategia Nazionale per la Banda Ultralarga 2024-2026.
Nel contesto di questo ambizioso programma nazionale, il Piemonte si sta distinguendo per il suo impegno nelle attività legate alla copertura delle reti fissa e mobile, rispettivamente per il raggiungimento di velocità di almeno 1Gbit/s e uso di tecnologia 5G, e all’implementazione di reti Edge Cloud Computing, interventi che prevedono investimenti significativi – pari a quasi 3 mld di euro – e che si aggiungono a piani già avviati, ma grazie ai quali sarà possibile portare benefici tangibili al settore delle telecomunicazioni e alla diffusione di servizi digitali.
L’avanzamento dei progetti in Piemonte
L’aggiornamento a fine anno sui vari piani in corso nel Piemonte evidenzia un’ottimistica prospettiva di rispetto delle scadenze entro il 2026. I progetti in corso stanno procedendo infatti secondo le aspettative. Per esempio, se il Piano Italia 1 Giga, che prevede il collegamento del 16% dei civici della regione (circa 320mila unità) risulta leggermente indietro, con al termine del 2023 poco più di 34mila civici collegati, corrispondenti al 20,4% del nuovo totale a fronte di un obiettivo iniziale fissato al 25%, sul fronte del Piano Italia 5G è già stato realizzato il 35,4% degli interventi previsti ed è stato raggiunto il 18,3% delle 104 aree per attività di densificazione della copertura.
I risultati finora ottenuti mostrano una Regione molto attiva dal punto di vista degli interventi infrastrutturali, che si colloca tra le eccellenze nazionali in tal senso, aprendo a un certo ottimismo riguardo al futuro del territorio. Poter contare su una rete digitale davvero efficiente non significa, infatti, soltanto dare la possibilità a tutti di accedere a servizi online di varia natura, dai collegamenti con la P.A. fino all’e-commerce e all’uso di piattaforme di intrattenimento che permettono di giocare comodamente da casa o da mobile agli svaghi tradizionali dei casino, come l’apprezzata Starburst slot o gli altri titoli tipici delle sale, ma anche offrire migliori strumenti per operare a livello economico e crescere sia nell’ottica delle imprese che dei servizi di pubblica utilità a disposizione dei cittadini.
Le richieste delle Amministrazioni Locali e le possibili priorità
Ovviamente in questo contesto un ruolo di prim’ordine è svolto dalle amministrazioni locali, che in Piemonte si stanno rivelando molto attente al tema, come dimostrano anche le richieste di maggiore chiarezza e semplificazione delle informazioni relative ai progetti pubblici per cittadini e imprese. La questione dell’accessibilità economica ai servizi, soprattutto per i comuni minori, è stata infatti sollevata più volte, sottolineando la necessità di tariffe più accessibili per chi deve collegare più sedi.
Allo stesso tempo, emerge però la necessità di comprendere le motivazioni di un limitato take-up dei servizi, soprattutto nelle aree più remote. La concertazione tra i diversi attori, la sincronizzazione degli interventi e la sensibilizzazione della domanda appaiono come priorità fondamentali per garantire il successo continuo della trasformazione digitale nel Piemonte e, più in generale, in Italia.