Un 37enne tunisino di nome Mohamed Safi, nell’Ottobre del 2019, tentò di sgozzare la sua fidanzata di 43 anni in corso Giulio Cesare. L’aggressione usando una bottiglia rotta. L’uomo è stato condannato a 16 anni di reclusione dal tribunale di Torino. La pm Patrizia Gambardella aveva chiesto una condanna di 12 anni ma il giudice, oltre alla condanna a 16 anni, ha chiesto l’immediata espulsione dal territorio Italiano del Tunisino.

Il movente del tentato omicidio era stata la scoperta, da parte della vittima, del fatto che Safi, che aveva finto di essere libero, stava in realtà scontando una condanna a 15 anni di carcere. Condanna ricevuta per avere assassinato, il 9 giugno 2008 a Bergamo, l’ex compagna Alessandra Mainolfi sferrandole diverse coltellate. Safi usufruiva del permesso diurno per andare a lavorare in una cooperativa di Grugliasco. I due avevano iniziato a litigare sul tram 4. Appena scesi si era verificata l’aggressione. L’uomo era stato arrestato dalla polizia.

Il giorno dopo il tentato omicidio, Safi aveva tentato di suicidarsi impiccandosi con un camice nel reparto detenuti dell’ospedale Molinette.

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