Un messaggio che accusa il sindaco di “immobilismo”, esposto in C.so Inghilterra di fronte alla stazione di Porta Susa: “Lo Russo dorme, l’abusivo no! Difendi i Taxi di Torino”. Lo striscione, firmato da CasaPound, arriva dopo il fermo spontaneo dei tassisti torinesi, che hanno deciso di bloccare le corse per protestare contro il dilagare dell’abusivismo nel settore.

Una protesta che va avanti da mesi

I tassisti denunciano da tempo la mancanza di controlli e interventi concreti da parte delle istituzioni. Dopo dieci presidi e una giornata intera di stop, la situazione resta immutata, con i conducenti abusivi che continuano a operare indisturbati. “Abbiamo visto zero risultati concreti, nonostante le promesse dell’amministrazione – accusa CasaPound in una nota – e anche le proposte della prefettura sembrano insufficienti per risolvere il problema.”

Un fenomeno fuori controllo

Secondo le stime dei tassisti, il numero di conducenti senza licenza è ormai pari a quello dei regolari, creando non solo un danno economico, ma anche problemi di sicurezza. Sempre più frequenti sono le segnalazioni di aggressioni verbali e fisiche ai danni dei tassisti in regola, che cercano semplicemente di lavorare.

Lo Russo nel mirino: “Promesse non mantenute”

Il primo cittadino, Stefano Lo Russo, aveva rassicurato la categoria garantendo interventi mirati. Tuttavia, secondo i manifestanti, non solo non ha agito, ma si è anche rifiutato di incontrare le sigle sindacali. “La sua amministrazione – conclude CasaPound – si è dimostrata del tutto assente. Se l’abusivo è sveglio, il sindaco evidentemente continua a dormire.”

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