È stato completato il restyling di 10 appartamenti della Torre Littoria di Torino, edificio di 19 piani e 87 metri di altezza. Il grattacielo di stile razionalista da molti chiamato “il dito del Duce” e costruito dal fascismo in soli due anni nel biennio fra 1933-34. E’ divenuto un simbolo della città grazie alla sua ubicazione e le sue caratteristiche architettoniche.

Torre Littoria di Torino, la nascita

Voluto nel ventennio per contrapporsi, secondo alcuni, al potere monarchico in città. Fu costruito dalla collaborazione congiunta dell’architetto Armando Melis de Villa e dell’ingegnere Giovanni Bernocco. L’opera fu realizzata in concomitanza con il rifacimento di Via Roma (anch’essa rifatta secondo lo stile fascista dell’epoca). Fu la sede nazionale del Partito Nazionale Fascista. Durante la guerra fu presente sulla sommità una delle 58 sirene antiaeree della città.

Torre Littoria di Torino, passaggio a Reale Mutua

La Torre divenne di proprietà della Reale Mutua Assicurazioni. La compagnia è ancora la attuale proprietaria del complesso e così Benedetto Camerana (studio Camerana&Partners) ha appena concluso, per Reale Immobili, il restyling dei 10 appartamenti nella torre. “Tra le suggestioni alla base del progetto ci sono molte mie memorie personali” racconta Benedetto Camerana. “Come il primo volo in aereo, a New York, con l’atterraggio su Torino proprio sopra piazza Castello, le modernità del Jumbo jet. Con la scala elicoidale interna e le superfici in poliestere, e le sinuosità di Saarinen all’arrivo al terminal TWA, ma soprattutto le impronte progettuali del passato e le visioni del Theatrum Sabaudiae. Un progetto di marketing urbano antelitteram voluto da Carlo Emanuele II di Savoia nel 1682 e stampato ad Amsterdam per presentare alle Corti Europee la città di Torino in 145 vedute a volo d’uccello”.

Massima cura nei dettagli

La torre Littoria è affacciata sul centro barocco torinese che diventa uno dei protagonisti del progetto per valorizzato dall’affaccio a 360 gradi sulla città. Questa vista si avrà attraverso l’utilizzo di superfici vetrate e riflettenti, moltiplicate dall’eliminazione delle pareti interne e l’apertura di una grande zona giorno open space.
Massima cura per i nuovi interni animati da un gioco di riflessioni sulle superfici interne vetrate, lucide o specchianti. Le pareti trasparenti scorrevoli ne garantiscono la massima apertura o la chiusura funzionale. Per le partizioni opache è stata invece scelta la neutralità del grigio, scuro per i soffitti e chiaro per le pareti, in grado di restituire le variazioni cromatiche e luministiche del cielo e fungere da sfondo per la successione di finestre-quadro sulla città.

Torre Littoria di Torino, gli appartamenti

Gli appartamenti trasformati si differenzieranno fra loro. Andando dai più essenziali per i piani 4, 5, 6 e 9, con i grandi spazi affacciati sul centro di Torino. Ai pieni 7-8 e 10-11 le abitazioni sono composti da un piano notte con tre camere, di cui una padronale con bagno, palestra e sauna. E un piano giorno collegato ad ampi terrazzi, rispettivamente con affaccio sulla scena del Theatrum Sabaudiae, piazza Castello e le icone della città barocca e sulle Alpi e la zona Sud di Torino. Gli interni sono collegati da scale elicoidali in acciaio e rovere.

Ai piani 14, 15 e 18 gli appartamenti sono dotati di vista panoramica e bolla cucina vetrata. Alla sommità della torre, tra il piano 19 e il nuovo piano 20, ricavato nell’ex locale impianti e nell’area esterna, si sviluppa un duplex. Dotato di terrazzo con vista spettacolare sul quale si affacciano una camera con bagno e una mini cucina apribile e accessibile anche dall’esterno.

Tutti gli appartamenti saranno dotati di apparecchiature per l’isolamento acustico e il massimo confort termo-igrometrico. Con attrezzature avanzate di domotica è un progetto illuminotecnico con led multicolor programmabili.
Un restyling quindi che valorizzerà una costruzione che innalza Torino a simbolo della civiltà. Un edificio realizzato negli anni trenta in un solo biennio, un esempio indiscusso di un’architettura, quella fascista, fiore all’occhiello della nostra Nazione.

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