Una giovane donna di soli 21 anni, Sonila, è stata trovata senza vita nel suo appartamento. Ma la sua morte non sarebbe stato un semplice suicidio. Le indagini della Procura di Torino hanno aperto uno scenario inquietante: la giovane potrebbe essere stata costretta a togliersi la vita da una rete di sfruttamento che la teneva prigioniera.

Una storia di violenze e sopraffazione

La ragazza, originaria dell’Albania, era finita nelle mani di un gruppo criminale che la costringeva a prostituirsi nelle strade di Torino. Un mix condito da violenze, minacce e manipolazione psicologica. Questa era la quotidianità di Sonila e di altre giovani donne, costrette a consegnare tutto il loro guadagno ai loro aguzzini.

Operazione Mariposa

L’indagine della Squadra Mobile di Torino ha portato allo smantellamento di questa rete criminale, con l’arresto di cinque persone e l’indagine su altre sedici. Ma la morte di Sonila rimane un mistero. La Procura sta valutando l’ipotesi di induzione al suicidio, un reato gravissimo che potrebbe portare a nuove e inaspettate rivelazioni.

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