(Adnkronos) – “Un progetto che mira a far riscoprire il patrimonio culturale e storico passato, in questo caso dalle Ferrovie. Queste opere verranno posizionate in parecchie delle nostre stazioni, soprattutto quelle periferiche dove ancora oggi rappresentano un punto di aggregazione. Una parte molto importante del Paese insieme storicamente alla parrocchia, al Comune, alla farmacia, magari al bar. In questa logica ci siamo anche noi”. È il commento di Fulvio Caradonna, presidente di Ferrovienord a margine dell’evento di presentazione della campagna di Ferrovienord e Fnm “La vita in movimento dal 1877”, svoltosi all’ADI Design Museum di Milano. L’iniziativa vuole valorizzare il patrimonio storico e culturale di Ferrovie Nord Milano attraverso la riscoperta dei manifesti pubblicitari realizzati dal grafico Carlo Dradi tra gli anni ‘40 e ‘50.  La forza iconica degli storici manifesti di Carlo Dradi, presenti nell’archivio storico di Ferrovienord, raccontano bene la lunga evoluzione dell’azienda e l’impatto che ha avuto e continua ad avere sullo sviluppo del territorio Lombardo. La campagna si aprirà con un manifesto che raccoglie un’anticipazione di alcune locandine a cui seguiranno 15 soggetti che saranno poi esposti singolarmente.   Apprezzare quanto si è fatto in passato non può che portare a rivolgere lo sguardo verso il futuro: “Stiamo cercando di dare una svolta nuova a tutto il servizio ferroviario attraverso la sostenibilità ed è molto importante anche l’utilizzo culturale delle nostre realtà – specifica Caradonna – Mi piace immaginare che da qui a qualche anno, le nostre strutture vengano utilizzate anche per altro con una valenza sociale importante''.  Una sinergia che si incastra perfettamente con i progetti culturali messi a terra da Ferrovienord, come sottolinea il presidente Caradonna: “Su tutti la Brescia-Iseo-Edolo dove abbiamo finanziato e aiutato una cooperativa sociale che gestisce delle disabilità a posizionare su tutte le stazioni le loro sculture e i loro dipinti. C’è stato un incredibile riscontro da parte dell'opinione pubblica, assolutamente positivo e i ragazzi si sono mostrati contentissimi. Credo che dare una mano, non solo strutturalmente, ma anche sovvenzionando queste opere può solo farci del bene”. Pur attuando progetti culturali e sociali le sfide della mobilità lombarda non restano indietro, soprattutto in vista delle Olimpiadi 2026: “Vogliamo arrivare a regolarizzare un servizio che è molto, molto complicato”.  Infatti, rispetto al passato l’utenza è aumentata, sinonimo della sempre maggiore sensibilità da parte del pubblico a scegliere il mezzo pubblico come ‘soluzione necessaria’ per questo “Non sempre noi riusciamo a essere puntuali nel dare soluzioni necessarie – ammette il presidente di Ferrovienord – Le strutture sono in alcuni casi ancora ferme, ma abbiamo in pancia grossi progetti di ristrutturazione per arrivare a dare un servizio che sia più che dignitoso”. E in vista della manifestazione sportiva del 2026 Caradonna commenta: “In termini di treni la Regione Lombardia ha finanziato 220 miliardi di euro per la sostituzione. Entro quella data dovremmo arrivare ad avere una copertura molto importante. Già metà dei treni sono stati consegnati, una risposta chiara ed efficace a questo tipo di necessità” conclude.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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