(Adnkronos) – "Il sistema di trasporto pubblico locale esprime oggi nuovi mezzi, sistemi e tecnologie. Le scelte sostenute da Asstra sono la sintesi delle esigenze espresse dalle differenti aziende che rappresentiamo e che operano su territori differenti: la sfida è quella di tradurre le risorse a disposizione in investimenti che tengano conto della specificità dei territori. Tutto ciò al netto dei problemi generati dall’inflazione che ha inciso direttamente sul peso specifico delle risorse stesse”. Lo ha sottolineato Giuseppina Gualtieri, vicepresidente di Asstra, durante il panel ‘Presentazione dello studio sul trasporto pubblico locale’, svoltosi nel contesto di NME – Next Mobility Exhibition, i cui focus fondamentali sono il trasporto di merci e persone come driver di crescita e sostenibilità.  “Negli ultimi anni si è patita la situazione conseguente al Covid19 e agli scenari geopolitici internazionali, che da una parte hanno offerto la possibilità di una serie di ristori, ma dall’altra hanno comportato oneri pesanti per tutte le aziende, già impegnate a gestire il calo della domanda e nuove abitudini di spostamento, trovandosi anche a dover anticipare risorse”. Lo studio citato, realizzato dal Politecnico di Milano, ha l’obiettivo di analizzare i benefici economico-sociali di un trasporto pubblico locale integrato, sostenibile e capillare. Il tutto, tratteggiando gli investimenti strutturali sul servizio che il settore necessita per il suo rilancio.  “Ricordiamo che il trasporto pubblico incide positivamente sulla qualità della vita dei territori in cui opera: di conseguenza, una bassa qualità della vita – dovuta a inquinamento e problemi ambientali – si tramuta in un costo che ricade sulla società. Per avere un’idea delle risorse necessarie, dunque, sarebbe sufficiente un’analisi dell’incidenza di questi costi sociali. Preme, inoltre, evidenziare un paradosso: quello delle aziende che si trovano a fronteggiare un calo della domanda e a dover d’altra parte ridurre la qualità del servizio, come sta avvenendo in alcune parti del territorio per assenza di risorse adeguate. In questo scenario diventa guidante osservare le regole già presenti in tema di contrattualistica e remunerazione”.  Gualtieri conclude escludendo che le gare siano la soluzione ai problemi sul tavolo: “Le gare sono lo strumento, non la soluzione. Necessario, quindi, seguire le regole comunitarie che prevedono il sistema dell’affidamento. Ricordiamo, infatti, che per affrontare gare importanti ci vuole capacità industriale forte che non sempre i soggetti piccoli possiedono. Nel nostro Paese il tema gare è delicato perché si rischia di formulare offerte che all’atto pratico non sono sostenibili”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Rispondi