La procura di Torino ha disposto tre consulenze tecniche per fare luce sul caso di Fatima, la bimba di tre anni morta lo scorso 14 gennaio. Dopo essere precipitata dal quinto piano di una palazzina nel centro storico.
Azhar Mohssine, indagato e compagno della mamma, ha parlato di un gioco finito male: per lui un giudice del tribunale ha disposto la custodia cautelare per omicidio colposo. Mentre i pm avevano ipotizzato l’omicidio con dolo eventuale.
Secondo quanto si appreso la Procura intende verificare, attraverso dei controlli di natura tossicologica, quali erano le sue condizioni. Ovvero ubriachezza o effetto di sostanze stupefacenti al momento del fatto. E in quale misura possono avere inciso sul suo comportamento. Dovrà inoltre essere completata, a perfezionamento delle conclusioni cui è già giunta l’autopsia, l’analisi medico-legale sulla vittima.
La terza perizia è definita “balistica” e servirà per definire la traiettoria della caduta. Gli investigatori sospettano che Fatima non sia semplicemente scivolata dalle mani di Azhar. In un video a disposizione della procura compaiono gli ultimi istanti della caduta, si nota la piccina urtare con violenza al suolo. La traiettoria è praticamente verticale, ma il particolare non ha molta rilevanza vista la distanza percorsa. Il corpicino è poi rimbalzato lateralmente di circa mezzo metro.