(Adnkronos) – “Come J&J MedTech siamo oggi a fianco della comunità scientifica toracica nazionale e internazionale perché crediamo che un investimento per lo screening e per una diagnosi precoce sia un investimento fondamentale nella salute pubblica, in particolare per il tumore al polmone che ogni anno causa più di 30mila morti in Italia. Purtroppo soltanto un paziente su quattro riesce ad avere una diagnosi precoce per questa malattia. Avere una diagnosi precoce consente di avere opzioni terapeutiche più valide per il paziente, ad esempio un intervento chirurgico mini-invasivo offre delle possibilità di recupero” migliori, “una percentuale di sopravvivenza molto più ampia, un'aspettativa migliore e anche dei costi più bassi per il sistema sanitario”. Così Patrizio Fatale, general manager Ethicon Italia (J&J MedTech), intervenuto al convegno internazionale “Sublobar Resections for Lung Cancer: how, when, why” presso l'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini Roma. “Con l'intervento tradizionale della lobectomia viene asportato un lobo del polmone – continua Fatale -mentre adesso grazie a diagnosi precoci, una visualizzazione diagnostica migliore e tecniche chirurgiche più gentili, è possibile rimuovere solo la lesione che c'è nel polmone e quando è di piccole dimensioni può consentire di rimuovere soltanto un segmento”. “Come Johnson & Johnson MedTech operiamo in tre ambiti. Offriamo delle tecnologie che possono consentire una chirurgia più gentile e mini-invasiva – conclude Fatale – lavoriamo insieme alla comunità scientifica per la loro formazione su cui crediamo molto e siamo impegnati per promuovere il valore della diagnosi precoce come opportunità per offrire al paziente maggiori opzioni terapeutiche per affrontare la malattia”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)